Esistono in commercio pizze disponibili a prezzi stellari, che solo pochi potrebbero permettersi, ma qui stiamo parlando di qualcosa di davvero unico e di cifre che non potete nemmeno immaginare.
A tavola ognuno di noi può avere gusti diversi, ma c’è un piatto che raramente non piace e a cui è quasi impossibile rinunciare, anzi può essere considerato una vera salvezza quando non si sa cosa cucinare, poco importa se lo si è mangiato pochi giorni prima. Si tratta della pizza, amatissima da grandi e bambini, che sarebbero pronti a farne una vera scorpacciata appena se ne ha la possibilità.
Nonostante tutto, si desidera che sia evidentemente di buona qualità, non solo per quanto riguarda gli ingredienti con cui viene condita, ma anche per l’impasto, che può fare la differenza. In casi simili è meglio preferire quello con il lievito madre, non proposto da tutte le pizzerie, ma più digeribile, che può far lievitare, anche se di poco, il costo. In realtà, in commercio ce n’è una che ha un prezzo davvero stellare, evidentemente adatta solo alle tasche di pochi, non può che essere interessante capire quale sia il motivo che ha permesso di arrivare a queste cifre.
Una pista dai costi stellari: ecco perché
Quando si parla di cibi che hanno costi stellari si pensa alla presenza di ingredienti che già di per sé hanno un grande valore, il caviale ne è solo un esempio. Un’idea simile potremmo averla anche in merito alla pizza, considerato uno degli alimenti più facili da preparare e in genere accessibile a tutte le tasche, per questo può essere naturale chiedersi cosa possa avere di diverso rispetto alle altre.
Non si tratta, è bene precisarlo, di un piatto realizzato con caratteristiche particolari, ma di qualcuno che è letteralmente diventato milionario grazie alla pizza, pur senza venderle e senza essere proprietario di una pizzeria. Il riferimento è a Chris Clarke, che aveva registrato il dominio www.pizza.com, dedicato evidentemente al piatto che tutti amiamo, già nel lontano 1994, quando Internet era solo agli inizi.
In quel periodo l’uomo si occupava di tutt’altro, era infatti al comando di un’agenzia di consulenza, ma aveva deciso di acquistare quel dominio senza pensarci troppo, pensando che questo potesse spingere uno dei suoi clienti ad aprire un suo locale. A sorpresa, nessuno aveva voluto farlo, rendendo così la sua azione un passo falso, non a caso diverso anni dopo si era trovato costretto a chiudere anche la sua attività. Clarke credeva però in quel dominio, convinto che un giorno il destino potesse essere diverso e ha così continuato a pagarne sempre il costo per mantenerlo attivo, visto che non influiva particolarmente sulle sue finanze (erano richiesti circa 20 dollari al mese).
In attesa di tempi migliori, l’uomo aveva reso il sito un parked domain, termine con cui si definisce una pagina con sole pubblicità, tipica dei siti che sfruttano grandi nomi e che possono generare traffico anche solo per curiosità. In affari, però, lui è sempre stato uno che non amava arrendersi, per questo ha scelto di mettersi in gioco prendendo spunto da una notizia che aveva letto quasi per caso. Il dominio vodka.com era stato infatti venduto per 3 milioni di dollari, per questo ha voluto fare altrettanto con il suo pizza.com, mettendolo all’asta. Detto, fatto. Partendo da una base di 100 dollari si è poi arrivati addirittura a 2,6 milioni di dollari, in meno di una settimana.
La sua vita è quindi letteralmente svoltata, anzi solo ora si è pentito di non avere fatto lo stesso negli anni ’90 con altri domini, ma già così non può certamente lamentarsi.