Le patatine fritte piacciono a tutti, ma non vengono a tutti nello stesso modo: ecco qual è il trucco utilizzato dai ristoranti per renderle super croccanti.
La patata è uno degli alimenti più versatili e apprezzati della cucina. Non sono solo buonissime, ma si sposano alla perfezione con qualsiasi tipo di preparazione e possono essere sia un ingrediente che un contorno gustoso. Queste possono essere utilizzate per insaporire una minestra di legumi, possono essere cucinate da sole come contorno per la carne o un altro tipo di secondo (ottime sia con il pesce che con il pollo).
Anche per quanto riguarda le preparazioni c’è solo l’imbarazzo della scelta, possono essere lessate, oppure unite a latte, burro e parmigiano per creare un delizioso purè, si possono utilizzare anche per creare delle fantastiche torte salate condite a piacimento, tagliate a dadini per essere preparate al forno, o a listarelle per essere fritte.
Quest’ultima preparazione è sicuramente la preferita da grandi e piccini, poiché il sapore che dona la frittura alle patate è qualcosa di celestiale, a cui nessuno è davvero disposto a rinunciare per sempre nella sua vita, anche se è noto come un eccesso possa causare problemi di salute.
C’è chi le frigge con la buccia e le lascia più spesse, chi le taglia più sottile per creare i classici stick, chi invece le taglia a fette e chi addirittura le fa così sottile da farle diventare delle chips, esattamente come quelle che si trovano nei pacchetti confezionati con metodo industriale.
Insomma ci sono varianti per tutti i gusti e anche la consistenza fa la differenza. C’è ad esempio chi le preferisce morbide, chi le ama con un contrasto di consistenza (dure all’esterno e morbide all’interno) e chi invece le vuole croccanti come le servono nei ristoranti. Quest’ultimo risultato è forse il più difficile da ottenere, poiché il limite tra la croccantezza la bruciatura è davvero sottile.
Come fare dunque ad ottenere un simile risultato? In primo luogo bisogna abbandonare l’idea – per quanto gustosa – di cuocerle in padella con un filo d’olio, con il burro o con lo strutto, questi metodi infatti le rendono buonissime ma più morbide. Meglio preparare una pentola con le pareti alte e riempirla di olio da frittura (sia quello di semi di girasole che quello di arachidi vanno bene).
Prima di immergere le nostre patate nell’olio, però, bisogna tenerle a mollo in un composto formato da acqua e aceto (solo un cucchiaio), così da permettere alla patata di rilasciare l’amido al suo interno. Passati 10 minuti, scolate le patate e asciugatele bene, quindi immergetele nell’olio a bassa temperatura per qualche minuto e tiratele fuori quando sono ancora semi crude.
Dopo averle tamponate per bene alzate la fiamma e aspettate che l’olio raggiunga una temperatura elevata per rimetterle dentro. Controllate la cottura e quando vedete che sono dorate uscitele. All’assaggio vi accorgerete che saranno croccanti esattamente come desideravate.
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