Nella Legge di Bilancio c’è un Bonus che arriverà nel 2025 ad alcuni lavoratori regalando una busta paga più ricca.
Un ricco importo in più in busta paga, non è un sogno ma la realtà per una specifica categoria di cittadini. Nel 2025 si potrà contare su un’entrata maggiore soddisfacendo alcune condizioni ma la vera curiosità è che la somma arriverà per una “dimenticanza” del Governo.
Il percorso della Legge di Bilancio ha appena subito una deviazione. Sono stati depositati alla Commissione Bilancio di Montecitorio 4.562 emendamenti. Significa che dalla maggioranza e dall’opposizione sono arrivate numerose proposte di modifiche della Manovra che ora dovranno essere vagliate. Avevamo dubbi? No, visto che trovare accordi in Italia è come cercare il famoso ago nel pagliaio. C’è una lotta sempre attiva nonostante l’obiettivo comune (almeno in teoria), tutelare gli italiani e la nostra nazione puntando ad una crescita e al benessere generale.
Un’utopia o meglio un’illusione in cui i cittadini credono sempre meno. A volte bisognerebbe dimenticare l’appartenenza ad un partito piuttosto che un altro per il bene comune, questo il pensiero di tante persone ma ancora una volta è arrivata la dimostrazione che il percorso verso questo bene comune è pieno di insidie. Le opposizioni si sono sfogate con 1.200 emendamenti arrivati dal M5s, 992 dal Pd e 352 da Avs. Le richieste sono lecite come più fondi per la sanità e l’allargamento del Bonus mamme alle lavoratrici domestiche ma la realtà è che i soldi per fare tutto non ci sono. In tutto questo, però, c’è un Bonus inaspettato.
La rimodulazione IRPEF del 1° gennaio 2024 ha accorpato primo e secondo scaglione di reddito sotto un’unica aliquota, quella del 23% fino a 28 mila euro. Poi si sale al 35% per redditi entro i 50 mila euro e al 43% oltre i 50 mila euro. La conseguenza diretta sarebbe stato un aumento di 260 euro per chi ha redditi oltre 15 mila euro. Il condizionale è obbligatorio perché l’articolo 2 comma 1 del DL 216 del 30 dicembre 2023 ha tolto il beneficio ai redditi superiori a 50 mila euro.
Il riferimento di questo limite è il 2024. La Legge di Bilancio 2025 rende strutturale il taglio dell’IRPEF inserito nell’articolo 1 comma 2/3 del DL 216 ma non proroga il taglio alla detrazione fiscale per i redditi oltre i 50 mila euro. Significa che finito il 2024 finisce anche la riduzione perché si elimina la franchigia sulle detrazioni spettanti. Di conseguenza, a meno che non ci siano interventi specifici, il prossimo anno la busta paga sarà più ricca di 260 euro per chi ha redditi superiori a 50 mila euro.
Come detto la strada verso la pubblicazione della Manovra è lunga come dimostrano i 4 mila e passa emendamenti. C’è tempo per inserire postille o altro e prorogare la franchigia nel 2025. Non rimane che aspettare ancora un mese o poco più per avere tutte le risposte e sperare si definisca una Legge di Bilancio efficace trovando accordi validi e significativi per i cittadini. Servono proposte concrete e realizzabili considerando, come detto, le scarse risorse a disposizione.
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