Non ci sono buone notizie in merito alle bollette del gas che riceveremo a breve, ancora una volta le famiglie devono prepararsi a grossi aumenti.
Riuscire a gestire tutte le spese senza essere in difficoltà alla fine del mese è quasi diventato un’impresa per molti, c’è chi pur di farcela arriva a ricorrere a prestiti, anche di piccolo taglio, ma questo finisce poi spesso per complicare ulteriormente la situazione. Tanto per cambiare le prospettive per il prossimo futuro non sono certamente migliori, anzi ci si deve preparare all’ennesima stangata, che riguarderà innanzitutto le bollette del gas.
Tutti si aspettavano evidentemente di dover pagare di più in questo periodo a causa dell’accensione dei riscaldamenti, ma il rialzo dei prezzi non sarà dovuto esclusivamente a questo, ma a un ritocco verso l’alto che coinvolge i costi della materia prima. Nemmeno usufruire del mercato libero, almeno per chi non lo ha fatto prima e scegliere fornitore e tariffa che meglio corrisponde alle proprie esigenze, risolverà particolarmente il problema.
In diverse parti d’Italia i riscaldamenti sono stati accesi ormai da qualche settimana, non si potrà che proseguire in questo modo anche nei prossimi mesi, che ci porteranno a entrare a pieno titolo nell’inverno, che non potrà che essere più rigido soprattutto al Nord. Non sarà però questo l’unico motivo che comporterà un’impennata ai costi che troveremo riportati sulle bollette del gas, è bene che i consumatori lo sappiano, anche se questo non renderà evidentemente più lievi i problemi.
Chi si aspettava che la fine del mercato tutelato potesse portare sollievo alle tasche di molti italiani deve inevitabilmente ricredersi. Sulla base di quanto emerge nel report realizzato dall’associazione italiana degli Utility Manager, Assium, le forniture di luce e gas sul mercato libero stanno registrando forti allineamenti al rialzo. La differenza più evidente rispetto al recente passato coinvolge proprio il gas, cresciuto del 12,5% rispetto a soli sei mesi fa.
I fattori che hanno portato a questo sono diversi, anche se determinanti sono le tensioni ancora presenti a livello internazionale ( i conflitti armati, le sanzioni economiche o le interruzioni nelle forniture di gas da paesi produttori chiave come la Russia) hanno un’influenza diretta sui costi energetici. Non si può però trascurare anche l’incertezza che permane sulle forniture di gas, in modo particolare nel mercato di Amsterdam, che rappresenta un punto di riferimento per il Vecchio Continente. La domanda di energia in autunno e in inverno è di conseguenza maggiore, è anche per questo che diversi fornitori approfittano della situazione per effettuare ritocchi verso l’alto.
Al momento si può provare a tamponare attraverso il bonus bollette, che viene però concesso solo a chi ha redditi particolarmente bassi, con il rischio di lasciare fuori dalla platea anche chi ne avrebbe comunque bisogno. Non è comunque così impossibile mettere in atto una serie di strategie che possono consentire di risparmiare, anche senza stravolgere le proprie abitudini. È utile ad esempio fare un controllo all’impianto, che potrebbe diffondere calore adeguato anche quando il riscaldamento non è in funzione, oltre a ridurre l’uso dell’acqua calda (anche un paio di minuti in meno al giorno possono consentire di spendere circa 200 euro in meno l’anno).
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