L’Agenzia delle Entrate si occuperà di erogare il rimborso del Canone Rai ai contribuenti. Quando e come ottenere i soldi?
Il Canone Rai si paga ogni anno a meno che non si rientri in specifiche categorie di cittadini esenti dall’obbligo. Avendo pagato pure avendo diritto all’esenzione è possibile richiedere il rimborso e l’Agenzia delle Entrate provvederà a restituire i soldi.
I cittadini che possiedono un apparecchio TV in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre hanno l’obbligo di corrispondere il Canone RAI. L’importo nel 2024 è fissato a 70 euro divisi in dieci rate da 7 euro pagate tramite bolletta della luce. Gli utenti che non hanno intestata un’utenza elettrica sono chiamati a pagare compilando il modello F24. In alcuni casi è possibile richiedere il rimborso dell’importo corrisposto. I motivi sono diversi.
Un primo caso vede il richiedente o un altro componente della famiglia anagrafica soddisfare i requisiti di esenzione per età anagrafica – bisognerà aver compiuto 75 anni – e per reddito – importo inferiore a 6.713,98 euro – a condizione che si sia presentata la dichiarazione sostitutiva. Un secondo motivo di richiesta di rimborso è essere coperti da convenzioni internazionali (vale per i diplomatici e i militari stranieri) mentre la terza causa è aver pagato il canone due volte erroneamente, una tramite addebito in bolletta e l’altra in modalità differente. Il rimborso spetta anche avendo pagato il canone in bolletta due volte perché si ha un’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia. Infine, non devono pagare il Canone RAI coloro che non detengono un apparecchio televisivo.
La domanda di rimborso dovrà essere presentata dal titolare dell’utenza elettrica o dai suoi eredi telematicamente utilizzando l’applicazione web. In alternativa si può spedire il modulo di richiesta di rimborso tramite raccomandata all’indirizzo Agenzia dlele Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone Tv – Casella postale 22 – 10121 Torino. In tal caso occorrerà allegare copia di un documento di identità in corso di validità.
Il modello è scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate e dal portale della RAI dedicato al Canone. Bisognerà specificare il codice specifico per cui si chiede il rimborso. Da 1 a 5 qualora il motivo fosse uno tra quelli elencati nel precedente paragrafo mentre il codice 6 servirà per riassumere sinteticamente il motivo della domanda di rimborso nell’apposito spazio indicato. Una puntualizzazione utilizzando il 4 motivo (doppio pagamento per utenza intestata al familiare).
Sarà necessario indicare il codice fiscale del familiare a cui è stato addebitato illegittimamente il Canone RAI in bolletta nonché il periodo in cui vigevano i presupposti della richiesta (appartenenza allo stesso nucleo familiare). Una volta inoltrato il modello l’AdE verificherà la sussistenza dei requisiti per ottenere il rimborso e accertando che la domanda è legittima spetterà all’impresa elettrica accreditarlo sulla prima fattura utile o in altra modalità entro 45 giorni. Qualora il gestore non procedesse in tal senso sarà l’Agenzia delle Entrate a disporre il rimborso. Un’ultima informazione importante, il modello per il rimborso si deve utilizzare solo per addebiti successivi al 2015.
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