Pensioni a 1000 euro nel 2025: ecco chi saranno i nuovi fortunati

I lavoratori potranno ottenere una pensione di 1.000 euro nel 2025 a condizione che soddisfino determinati requisiti. 

Per arrivare ad ottenere una pensione di mille euro ci sono delle condizioni da soddisfare. Non parliamo di una cifra alta ma sicuramente migliore rispetto il trattamento minimo.

Secondo un report INPS le pensioni erogata al 1° gennaio 2024 erano 17.775,766 di cui il 76,7% di natura previdenziale e il 23,3% di natura assistenziale. La spesa è di 248 miliardi di euro circa. L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.468,59 euro (valore più alto al Nord, 1.575,28 euro) ma il 53,7% dei trattamenti ha importo inferiore a 750 euro. Parliamo di 9,5 milioni di persone che vivono con una somma troppo bassa rispetto il costo della vita. Di queste il 44% beneficia di prestazioni legate ai bassi redditi (integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni sociali, assegni sociali e pensioni di invalidità civile).

Il quadro descritto dall’INPS è il ritratto di una nazione con degli squilibri e delle problematiche importanti da diversi punti di vista. Tantissimi pensionati considerando che il numero di lavoratori è di 24 milioni e che andando avanti con gli anni diminuirà sempre più anche a causa dell’inverno demografico e dell’invecchiamento della popolazione. E poi c’è la questione economica, vivere con il trattamento minimo ossia 600 euro circa significa arrivare a fine mese con l’acqua alla gola considerando il costo della vita attuale.

Come arrivare ad una pensione di mille euro al mese

Le pensioni minime a mille euro sembra un miraggio irraggiungibile. Una spesa eccessiva che lo Stato non può sostenere. Essere arrivati a 625 euro con la possibilità di arrivare a 740 euro circa con l’incremento al milione è già un onere importante. Come si possono, dunque, raggiungere i mille euro di pensione nel 2025? Stimare l’importo dell’assegno pensionistico non è semplice. Ci sono tante variabili da considerare che differiscono da lavoratore a lavoratore. Numero di contributi, età di uscita dal mondo del lavoro, scivolo pensionistico utilizzato, regime di riferimento, sistema di calcolo spettante.

Cerchiamo di stabilire un contesto generale che può portare ad una pensione netta di 1.000 euro al mese. L’importo lordo annuo dovrà essere di 14.900 euro considerando l’imposta del 23% applicata. Ma come si arriva a questo lordo? Dipende dal sistema di calcolo di appartenenza. Quello più svantaggioso e che a breve rimarrà l’unico è il sistema contributivo. Raccoglie coloro che hanno iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996 in poi.

Dal montante contributivo si trova l’importo spettante applicando i coefficienti di trasformazione (che nel 2025 saranno meno convenienti per l’adeguamento all’inflazione). La rivalutazione del montante contributivo è del 3,662%. Chi nel 2025 andrà in pensione a 67 anni per avere mille euro di assegno dovrà aver guadagnato mediamente 38.890 euro se va in pensione con 20 anni di contributi, 26 mila euro all’anno con 30 anni di contributi e poco meno di 19.500 euro con 40 anni di contributi. Tanti anni di lavoro, dunque, per arrivare a toccare il traguardo dei mille euro sperando che siano sufficienti per sopravvivere durante la vecchiaia. Meglio aver finito di pagare il mutuo e non dover pagare l’affitto perché altrimenti saranno grossi problemi.