Pensare che si possa morire per avere mangiato troppe caramelle gommose sembra essere impossibile, invece si possono correre rischi davvero grossi.
E’ spesso difficile riuscire a resistere dalla tentazione di mettere sotto i denti qualcosa di dolce, non solo a fine pasto, ma magari anche nel resto della giornata o quando si è seduti sul divano a guardare un film. Ognuno ha dei gusti differenti anche in questo ambito, ma un po’ tutti, anche ch in genere preferisce il salato, può faticare a rinunciare alle caramelle gommose, a cui si può applicare il detto “una tira l’altra”.
Consumarne troppo non fa certamente bene, come è facile immaginare, soprattutto perché si corre il rischio che si formino carie, che possono essere risolte esclusivamente andando dal dentista. Non si tratta però dell’unica conseguenza a cui si può andare incontro, ci può essere addirittura la possibilità di essere in pericolo di vita, anche se ad alcuni potrebbe sembrare impossibile da credere.
In genere si tende a pensare che mangiare troppe caramelle gommose, ma anche troppi dolci in genere, possa danneggiare i denti o addirittura portare al diabete. A volte però le conseguenze possono essere decisamente peggiori.
Questo è quello che è accaduto a un uomo di 58 anni di Boston, che ha perso la vita inaspettatamente dopo avere avuto un attacco improvviso mentre cenava al ristorante. Nel corso della cena, come è emerso successivamente, ha manifestato problemi di respirazione, successivamente ha iniziato a tremare, per poi perdere di colpo conoscenza. I soccorsi sono stati tempestivi, chi è arrivato sul posto ha provato a eseguire le classiche manovre respiratorie, ma senza risultato. Ben presto si è capito che il cuore non funzionava più a dovere, non riuscendo a pompare il sangue in modo regolare.
Si è provato comunque a somministrargli i farmaci per stabilizzare la frequenza cardiaca, effettivamente l’uomo ha ripreso conoscenza, ma solo per poco, è morto poco prima di arrivare in ospedale. Analizzando il suo comportamento si è poi compreso quale potesse essere la causa della tragedia. Come rivelato dai suoi familiari, lui aveva l’abitudine di consumare uno o due pacchetti di caramelle gommose al giorno. Solo tre settimane prima dell’incidente il malcapitato aveva scelto di non mangiare più quelle alla frutta, che erano tra le sue preferite, sostituendole con quelle alla liquirizia.
La causa del decesso è evidentemente da addebitare anche a questo. La liquirizia, infatti, contiene un composto chiamato glicirrizina, che interferisce con il funzionamento dei reni. Questo è in grado di bloccare un enzima renale responsabile del bilanciamento della ritenzione idrica e del sodio, che ha come conseguenza l’eliminazione del potassio, componente che non dovrebbe mai mancare nel nostro organismo. L’eccessiva perdita di potassio può colpire in maniera grave al cuore, arrivando a causare anche la morte se non si inverte la tendenza in modo tempestivo.
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha voluto così lanciare un allarme che dovrebbe fare riflettere: gli individui di età pari o superiore a 40 anni che consumano circa 56 grammi di liquirizia nera al giorno per almeno due settimane possono sviluppare aritmie cardiache. Mangiarla è quindi possibile, ma sarebbe bene non eccedere nella quantità.
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