Allerta per i consumatori, l’acqua in bottiglia che si compra al supermercato è contaminata. Alcuni marchi sono da evitare.
Un test di PAN Europe ha rivelato un’inquietante verità che deve allertare i consumatori di tutta Europa. Molti marchi di acqua minerale risultano contaminati da sostanze chimiche pericolose per la salute.
I controlli su alimenti e bevande descrivono un quadro allarmante. I consumatori spesso portano in tavola prodotti contaminati che rappresentano un pericolo per la salute. Siamo a conoscenza dei numerosi richiami alimentari comunicati quasi quotidianamente dal Ministero della Salute. Salmonella, Escherichia Coli, frammenti di plastica, allergeni non dichiarati in etichetta sono alcuni dei motivi per i quali i prodotti spariscono dagli scaffali dei supermercati.
Chi non presta attenzione a questi ritiri finirà per mangiare alimenti dannosi per la salute e le conseguenze potrebbero essere devastanti soprattutto per i soggetti a rischio (anziani, bambini, persone con deficit immunitari). Oltre ai richiami comunicati dal Ministero della Salute ci sono altri pericoli per i consumatori. I pesticidi su frutta e verdura, ad esempio, o il Lilial nei cosmetici. Questo è un ingrediente sintetico usato come fragranza che è stato vietato in Europa ma ancora è presente in alcuni vecchi articoli in commercio mai ritirati. Un altro pericolo arriva, poi, dalle acqua minerali che sono risultate contaminate da PFAS.
PFAS nell’acqua minerale, i marchi da evitare
Non c’è più dubbio, le acqua minerali europee sono contaminate da PFAS, pesticidi e sostanze chimiche pericolose per l’uomo. Diverse indagini hanno confermato tale supposizione, indagini effettuate in vari Paesi come Svizzera e Francia (il caso Nestlé ha destato scandalo). Ora anche Pan Europe ha sottolineato la gravità della situazione con riferimento agli inquinanti eterni, proprio i PFAS, trovati nell’acqua minerale. A preoccupare gli alti livelli di Acido Trifluoroacetico, TFA, prodotto dalla degradazione di pesticidi e gas fluorurati.
Le fonti delle acque contengono TFA e mettono in discussione la sicurezza e la qualità dei prodotti venduti ai consumatori. Il test di Pan Europe è stato condotto tra maggio e giugno 2024 su campioni di acqua minerali di vari Paesi europei, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germani, Austria e Ungheria. Le analisi effettuate usando il metodo con limite di quantificazione di 50 ng/l hanno evidenziato la presenza di TFA tanto da essere ripetute per verificare i risultati. Una volta ottenuta la conferma allora c’è stata la pubblicazione della scoperta.
Su 19 marchi sono stati riscontrati alti livelli di TFA oltre i limiti di Legge in 7 campioni ossia Gasteiner, Ordal, SPA, Villers, Vittel, Waldquelle e Acqua del Lussemburgo (anonima). Villers in particolare conteneva TFA 34 volte oltre il limite massimo consentito. Ciò non significa, a detta di Pan Europe, che i valori guida per la salute umana non siano rispettati anche con il consumo consigliato di 2 litri al giorno. L’acqua minerale è, poi, meno contaminata da TFA rispetto l’acqua del rubinetto. Non sono state analizzate acqua italiane ma ipotizziamo come il problema possa essere comune. L’UE ha deciso di fissare un nuovo limite cumulativo di PFAS in acqua potabili ossia 0,5 µg/l che entrerà in vigore dal 2026 in diversi Stati membri.