È in arrivo una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate destinata a milioni di persone, ecco quale sarà il contenuto, è bene saperlo così da non farsi trovare impreparati.
Ricevere una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate genera sempre ansia, anche solo quando ci si trova la busta (o l’email) tra le mani, in attesa di capire quale possa essere l’argomento della lettera. In casi smili è quasi inevitabile pensare di avere commesso una scorrettezza e di non essere stati regolari nel pagamento delle tasse, nonostante si sia convinti di avere saldato tutto nei tempi previsti. Ripensare a quanto accaduto qualche tempo prima è inevitabile, al punto tale da credere di non avere effettuato i conteggi previsti secondo quanto stabilito dalla legge.
Si tratta però di una situazione che a breve dovranno affrontare circa tre milioni di italiani, che saranno informati in merito ad alcune incongruenze che sono state riscontrate nelle varie verifiche che l’ente si trova a effettuare periodicamente. Le missive con ogni probabilità arriveranno nel 2025, ma già da ora, grazie a un’anticipazione diffusa dal ‘Sole 24 Ore’, è possibile avere un’idea di quale possa essere il tema affrontato.
Comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate in arrivo. ecco di cosa si tratta
Sapere in anticipo le motivazioni che possono esserci dietro una comunicazione inviata da parte dell’Agenzia delle Entrate può fare sentire meno impreparati e permette già da prima di capire se sono stati commessi errori. In genere è ovviamente consigliabile farlo con il sostegno del commercialista, che può essere informato su eventuali modifiche legislative introdotte.
Le lettere in arrivo sono frutto di una collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia e delle Finanze e potranno riguardare temi differenti. Destinatari saranno gli utenti per cui sono state riscontrate omissioni o infedeltà nel corso delle verifiche, frutto di un confronto su quanto da loro dichiarato e le informazioni che sono presenti negli archivi del Fisco.
Nella maggior parte dei casi si tratterà di mancate comunicazioni IVA o omesse dichiarazioni delle partite IVA. Non mancheranno però anche le anomalie nella dichiarazione IVA, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità. Il Fisco effettuerà controlli per capire se il contribuente abbia realizzato operazioni attive e, in caso di omessa presentazione delle comunicazioni, invierà una lettera.
Chi si ritroverà la comunicazione tra le mani non dovrà comunque considerarla una notifica di accertamento fiscale, questa sarà solamente una comunicazione preliminare. Non si tratta di una scelta casuale, l’Agenzia delle Entrate in questo modo vuole permettere ai cittadini di poter correre ai ripari e rimediare a eventuali omissioni.
La strada da seguire, garantita dal governo, è quella che viene definita “ravvedimento operoso”, soluzione che consente di sanare la propria situazione versando l’imposta dovuta con una sanzione fissa dell’1,67% dell’importo da versare, a cui si aggiungono gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale. Il versamento delle sanzioni avviene per mezzo di modello F24 e non può essere rateizzato.