Avere una stufa a pellet impone ai cittadini degli obblighi come una corretta manutenzione ordinaria e straordinaria o si rischierà grosso.
La stufa a pellet ha conquistato gli italiani dopo le incertezze nel mercato dell’energia elettrica e del gas e dopo aver appurato che stiamo vivendo una crisi ambientale oltre che economica. Permette un risparmio considerevole e promette la tutela dell’ambiente ma attenzione a non commettere errori.
Tra i metodi preferiti dagli italiani per riscaldare casa nell’inverno 2024/2025 c’è la stufa a pellet. Soprattutto ora che il mercato tutelato è un ricordo – tranne per gli anziani e i cittadini in difficoltà economica – il problema bollette onerose va affrontato e risolto. Alternativa alla caldaia a gas/metano per un risparmio assicurato è proprio la stufa a pellet che utilizza come combustibile piccoli cilindri ottenuti dagli scarti del legno vergine.
Un biocombustibile di lunghezza casuale (tra 5 e 30 mm) rinnovabile, economico e amico dell’ambiente. La stima è di un risparmio del 30% usando la stufa a pellet piuttosto che la vecchia caldaia. La spesa iniziale dipenderà dal modello acquisto e dalle sue funzionalità. In generale i prezzi vanno dai 400 euro per le stufe ad aria ai 4 mila euro per le stufe a pellet idro e a 5 mila euro per le canalizzate. L’installazione prevede una canna fumaria per l’espulsione dei fumi all’esterno. Tra i vantaggi della stufa a pellet una rapida pulizia ma attenzione a non commettere errori nella manutenzione.
Se la stufa a pellet non dovesse funzionare correttamente farebbe aumentare i consumi e creerebbe pericoli in casa. Da qui l’importanza della manutenzione ordinaria e straordinaria. La pulizia può essere effettuata in modo autonomo velocemente ma almeno una volta all’anno dovrà intervenire un tecnico specializzato per controllare l’emissione dei fumi, le componenti elettromeccaniche, per asportare i residui più in profondità e per controllare la tenuta delle guarnizioni.
Tutto questo, naturalmente, avrà un costo che varia dal tecnico o ditta che si contatta. La stima è di una spesa tra 80 e 200 euro in caso di pulizia della canna fumaria. Saltare la manutenzione è un errore molto grave. Intanto è obbligatoria per Legge (proprio come per la caldaia) e poi è un modo per garantire la sicurezza in casa e risparmiare.
Eventuali malfunzionamenti, infatti, porterebbero non solo ad aumentare i consumi e dunque ridurre il risparmio economico ma in caso di mancata manutenzione si potrebbe essere multati per importi fino a 3 mila euro. La sicurezza delle persone e dell’ambiente è comunque garantita dai sistemi di blocco integrati che hanno i modelli moderni di stufe a pellet (controllate se la stufa che avete installato ne è dotata) ma questo non giustifica un ritardo nella manutenzione dell’apparecchio.
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