La bevanda più amata d’Italia raddoppierà di prezzo a causa di fattori meteorologici avversi e problemi logistici, il costo record raggiunto sul mercato è il più alto degli ultimi 50 anni.
Doccia gelata per milioni di italiani proprio prima del periodo delle festività natalizie. In un momento dell’anno in cui si fa già fatica per via di aumenti del costo della vita, rincari per la stagione festiva e necessità di fare regali, una notizia del genere era probabilmente l’ultima che si voleva ricevere, anche perché stiamo parlando della bevande per eccellenza, quella a cui quasi nessun italiano è in grado di rinunciare.
In questi giorni il prezzo sul mercato azionario di Wall Street è lievitato a dismisura e di conseguenza il costo d’acquisto ad oncia è salito sino a 3,23 dollari, un aumento spropositato rispetto ad inizio anno (il 70% in più rispetto a gennaio) e il più alto addirittura dal 1977. A questo punto probabilmente tutti avrete capito che stiamo parlando del caffè e che ad essere stata colpita da questo rincaro è la varietà arabica, la più pregiata nonché la più diffusa (il 60% della produzione mondiale).
Ma quali sono le ragioni di questo aumento così repentino e soprattutto gravoso? E quali saranno le conseguenze che ciascun italiano dovrà affrontare effettivamente nel quotidiano?
La causa principale dell’aumento del costo del caffè (non solo della varietà arabica) sono le condizioni meteorologiche avverse che hanno rovinato i raccolti in questo 2024. In Brasile, maggiore produttore mondiale della varietà arabica, il lungo periodo di siccità causato dal Nino ha impedito una crescita regolare delle piantagioni e portato ad una riduzione cospicua del raccolto. La stessa cosa si è verificata in Colombia (secondo produttore mondiale della varietà) ed in parte anche in Vietnam.
Nel Paese asiatico la problematica climatica è stata duplice, perché se nella fase di crescita delle piante la siccità ha impedito la normale produzione, nella fase di raccolta i forti temporali hanno distrutto parte di ciò che era stato prodotto. Sempre le piogge violente sono la causa dei problemi nei raccolti in Honduras e Costa Rica.
Tutto questo avrà un impatto sulle quantità di caffè disponibile e di conseguenza anche sulla logistica ed il trasporto. I costi per il confezionamento e l’esportazione del caffè aumenteranno per permettere alle aziende produttrici di preservare il margine di guadagno. Nestlè (principale produttrice di caffè nel mondo) ha già annunciato l’aumento dei costi del prodotto e la riduzione del quantitativo di caffè nei pacchi.
Ovviamente a pagarne poi le conseguenze dirette saranno i consumatori che dovranno acquistare il caffè a prezzo maggiorato sia nei supermercati che al bar. Proprio il caffè al bar potrebbe diventare un lusso, visto che è molto probabile che il costo medio arrivi a 2 euro a singolo caffè.
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