Previste sanzioni di migliaia di euro: se commetti questo errore nella dichiarazione dei redditi

Attenzione a questo errore nella dichiarazione dei redditi: potrebbe costarti migliaia di euro

La dichiarazione dei redditi è un adempimento fiscale molto importante per tutti i cittadini italiani. Questa procedura permette infatti di calcolare e regolarizzare le tasse da pagare. Ma si tratta comunque di una procedura complessa che può portare anche a degli errori importanti.

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Previste sanzioni di migliaia di euro: se commetti questo errore nella dichiarazione dei redditi – Mamelipalestrina.it

Tra detrazioni, deduzioni e obblighi, il contribuente potrebbe incappare in aspetti burocratici difficili da risolvere. In particolare, un errore molto grave sulla dichiarazione dei redditi potrebbe costare molto caro. Chi lo commette rischia infatti sanzioni che possono arrivare anche a migliaia di euro. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.

Non commettere questo errore sulla dichiarazione dei redditi

Chi è residente fiscalmente in Italia e possiede conti correnti, conti deposito all’estero o libretti di risparmio, ha l’obbligo di dichiararli in sede di dichiarazione dei redditi. Si tratta di un obbligo che ha a che fare con tutti i depositi in cui vi è una giacenza media superiore a 5.000 euro o con un valore massimo giornaliero che va oltre i 15.000 euro in un anno. Se il contribuente non compila il quadro RE o il nuovo quadro W (modello 730) potrebbe incorrere in sanzioni di migliaia di euro.

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Non commettere questo errore sulla dichiarazione dei redditi – Mamelipalestrina.it

Questi documenti non sono necessari esclusivamente per applicare eventuali tasse, come ad esempio l’imposta sul valore delle attività finanziare all’estero (IVAFE). Ma possono anche garantire allo Stato il monitoraggio fiscale richiesto dalle normative. Quindi, una mancata dichiarazione delle attività finanziare che si posseggono all’estero viene considerata una violazione formale e comporta un regime sanzionatorio piuttosto rigido. Nel caso in cui la dichiarazione venga presentata in ritardo, ma comunque entro 90 giorni, la sanzione si riduce a 250 euro.

Sanzioni che aumentano nel caso in cui il quadro RW o W non dovesse essere compilato, o se dovessero esserci errori. Le multe in questo caso vanno dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato se il conto a cui si fa riferimento si trova in un Paese non in Black List. Si tratta di una regola non banale, in quanto molte volte le cifre di riferimento sono molto alte e, di conseguenza, anche la sanzione ad essa applicata. Fare attenzione a questi particolari può essere fondamentale per evitare complicazioni con il Fisco e dover affrontare spese anche piuttosto pesanti. Nel caso di dubbi o incertezze, è quindi consigliabile affidarsi ad un professionista che offrirò una consulenza e suggerirà il da farsi.

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