Sono pronte altre erogazioni dei rimborsi 730. I soldi arriveranno direttamente sul conto corrente a brevissimo, chi sono i destinatari?
C’è chi ancora attende i rimborsi del 730. Il momento è arrivato per alcuni cittadini e i versamenti saranno effettuati direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro il mese di dicembre ad alcune condizioni.
I cittadini italiani inviano annualmente la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Da questo documento potrebbe derivare un rimborso oppure un debito. Nel primo caso si riceverà una somma sul cedolino della pensione, in busta paga o direttamente sul conto corrente mentre nel secondo caso il contribuente dovrà versare quanto dovuto all’AdE. Dipendenti e pensionati sono i primi a ricevere gli eventuali rimborsi già dal mese di luglio utilizzando datore di lavoro ed ente pensionistico come sostituto d’imposta.
Generalmente i tempi di erogazione dei rimborsi sono di un mese per i lavoratori e di due mesi per i pensionati. Chi procede con l’invio della dichiarazione dei redditi tra maggio e la prima metà di giugno potrà ottenere i soldi spettanti già a luglio se dipendente o agosto se pensionato. Tardando con la presentazione, invece, si dovrà aspettare per recuperare le somme calcolate con il modello 730. In ogni caso non si potrà superare la data di scadenza prevista per l’inoltro della dichiarazione ossia il 30 settembre. C’è, però, chi deve attendere molto più di un paio di mesi.
Chi riceverà il rimborso 730 a breve
Un primo caso in cui il rimborso tarda ad arrivare è quando l’importo da corrispondere è molto altro, dai 4 mila euro in su. I controlli saranno maggiori e questo porterà ad un ritardo nelle erogazioni. Solitamente si parla di minimo quattro mesi. Dicembre, dunque, potrebbe essere il momento giusto per poter ottenere il versamento per chi attendere elevati rimborsi. C’è un altro caso in cui l’Agenzia delle Entrate si prende più tempo per procedere con l’erogazione del rimborso 730.
Parliamo dell’inoltro della dichiarazione dei redditi senza sostituto d’imposta. Disoccupati, lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro o dipendenti anche con sostituto d’imposta (dal 2024 è attiva l’opzione nessun sostituto anche qualora ci fosse) possono inviare la dichiarazione senza sostituto e lasciare che sia l’AdE a versare quanto dovuto. I tempi, però, saranno più lunghi. Solitamente le prime erogazioni scattano proprio nel mese di dicembre ma solo per i rimborsi di importo inferiore a 4 mila euro.
Bisognerà aspettare l’anno nuovo non solo se il credito dovesse risultare superiore a questa cifra ma anche in caso di incongruenze, discrepanze o errori rilevati dall’Agenzia delle Entrate durante i controlli preventivi. Le incoerenze bloccano i versamenti e inevitabilmente determinano un’attesa maggiore. Per accelerare le tempistiche ricordiamo come sia fondamentale verificare di aver comunicato all’AdE l’IBAN su cui ricevere il rimborso. Se così non fosse meglio procedere subito o i soldi non arriveranno a dicembre. L’IBAN si può comunicare recandosi presso una sede dell’ente oppure online accedendo al portale dell’AdE con credenziali digitali ed entrando nella sezione “Servizi”, “Rimborsi” e “Comunicazione IBAN per accredito su c/c”.