Diverse persone hanno l’abitudine di chiudere sempre la porta della camera da letto per dormire. Abitudine che può sembrare strana specialmente se si vive soli o solo con il partner. Vediamo cosa dicono gli esperti di psicologia a riguardo.
Il sonno è uno dei tre pilastri della buona salute e ormai questo tutti dovremmo saperlo. Per mantenere un buono stato di salute il più a lungo possibile, infatti, non è sufficiente nutrirsi in modo sano e fare sport con regolarità: i benefici di queste due attività verranno completamente annullati dalla mancanza di riposo.
Il nostro corpo ha bisogno di riposare circa dalle 7 alle 9 ore a notte. Non solo il corpo lo richiede ma anche il cervello: le cellule cerebrali, infatti, si rigenerano durante il sonno e migliorano le prestazioni cognitive e anche la memoria. Oltre a tutto questo, ammettiamolo, il sonno è anche un grande piacere!
Cosa c’è di più bello che farsi una lunga dormita dopo una giornata faticosa? Ognuno ha le proprie abitudini anche in camera da letto: molti preferiscono dormire con la porta della camera aperta mentre altri la chiudono sempre. Chiudere sempre la porta della stanza se si vive soli oppure solo con il proprio partner può sembrare curioso. Eppure secondo gli psicologi dietro a quest’abitudine si nascondono ragioni profonde.
Dormi sempre con la porta chiusa? Ecco cosa dice la Psicologia
La psicologia studia la nostra mente ma non intesa come insieme di cellule che svolgono delle funzioni. La psicologia si occupa della “psiche”, dell’inconscio, delle cose che facciamo in modo automatico ma per ragioni che nemmeno noi conosciamo bene. Molte persone, ad esempio, hanno l’abitudine di chiudere sempre la porta della camera da letto quando vanno a dormire. Secondo gli psicologi non è un caso e non è nemmeno solo una questione di riservatezza.
Sono diverse le persone che chiudono la porta della camera anche se vivono da sole oppure se vivono con il proprio partner. Questo, in effetti, può sembrare strano. Secondo gli psicologi possono essere tre le motivazioni che stanno dietro a questo comportamento che, per molti, è curioso.
In primo luogo per mettere una “porta”, cioè un divisorio tra il giorno e la notte. Nella testa di tanti, infatti, il giorno corrisponde agli impegni e allo stress mentre la notte corrisponde al relax assoluto e, di conseguenza, sentono il bisogno di chiudere la porta della camera da letto per riuscire a rilassarsi totalmente e lasciare il resto del mondo fuori.
La seconda ragione che si nasconde dietro a questa curiosa abitudine potrebbe essere il bisogno di sentirsi protette. La camera da letto viene vista e vissuta come il proprio nido, il proprio rifugio e, quindi, si avverte la necessità di tutelare il proprio spazio per tutelare se stesse. Queste persone, solitamente, sono ansiose e hanno paura dell’ignoto a cui, appunto, chiudono la porta per impedire di entrare.
Infine può esserci un’effettiva esigenza di privacy se, ad esempio, in casa, oltre a noi e al partner ci sono altre persone come amici che stiamo ospitando oppure i genitori del nostro fidanzato o anche i figli. In questo caso si sente il bisogno di proteggere la propria sfera intima e privata.
