Cattive notizie per molti lavoratori che dovranno dire addio al bonus busta paga nel 2025. Almeno 1.000 in meno
Quando si parla di agevolazioni fiscali e misure economiche si intendono aiuti per molte famiglie fondamentali ad affrontare la crisi economica che stiamo attraversando. Riduzioni delle imposte e detrazioni possono infatti fare la differenza per il bilancio familiare, soprattutto in un contesto difficile, caratterizzato da pesanti rincari economici.
Purtroppo però, dal 2025 alcuni lavoratori dovranno dire addio ad una detrazione che in molti casi poteva valere fino a 1.000 euro l’anno. Si tratta di una conseguenza di una modifica normativa che porterà ad un taglio netto in busta paga. Ma vediamo di che cosa si tratta e chi saranno i soggetti coinvolti da questi cambiamenti.
Addio al bonus busta paga nel 2025
Dal 1° gennaio 2025 non ci sarà più la detrazione per figli a carico di età superiore a 30 anni. Si tratta di una misura che garantiva una riduzione dell’Irpef fino a 80 euro al mese per ogni figlio. I genitori che hanno figli a carico con un’età maggiore di 30 anni non potranno quindi più usufruire di questa agevolazione. Tuttavia, esisterà un’eccezione che riguarda i genitori di figli disabili. Per questa categoria la detrazione continuerà ad esistere ancora.
Si tratta di una decisione del governo in fase di Legge di Bilancio. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di ridurre il sostegno fiscale ai giovani adulti che sono ancora a carico delle loro famiglie, in particolar modo se non studiano o lavorano. Si tratta di un cambiamento che riguarderà molti lavoratori e che avrà sicuramente una conseguenza indiretta sul proprio stipendio. Il lordo in busta paga resterà infatti invariato, ma ci sarà comunque un aumento dell’IRPEF, che comporterà una perdita di circa 950 euro l’anno per figlio. In alcuni casi l’importo può essere addirittura maggiore.
Si tratta di una misura che rientra nella strategia del governo di penalizzare i cosiddetti “neet“, ovvero giovani che non stanno lavorando e nemmeno studiando. Nel 2024 sono state introdotte nuove regole Isee in cui si era incluso i figli maggiorenni non conviventi nel nucleo familiare dei genitori. Così facendo si rendeva più complesso il processo di accesso agli strumenti di supporto, come ad esempio l’Assegno di inclusione. Con l’eliminazione delle detrazioni per figli a carico, sopra i 30 anni, sarà possibile ridurre ulteriormente il sostegno ai genitori. Si tratta di scelte orientate ad incentivare i giovani a raggiungere una maturità e autonomia economica, anche penalizzando le famiglie che li sostengono.