Con l’inflazione alle stelle la rata del mutuo è altissima. Servono trucchi per ridurre l’importo mensile e tornare a respirare.
Sono stati anni difficili a causa dell’inflazione e degli aumenti per dieci mesi di fila stabiliti dalla Banca Centrale Europea. Ora è il momento di riprendere in mano il proprio mutuo e cercare di alleggerire un peso che grava sulle spalle di tante famiglie.
Quando arriva la fine di un anno ci si guarda indietro per fare un bilancio generale. Tantissime persone tireranno un bel respiro di sollievo per questo 2024 che si avvia al termine. Sperano che l’anno nuovo possa essere migliore e che riserverà belle sorprese. Ce ne sarebbe proprio bisogno perché dalla pandemia da Covid 19 non c’è stato un attimo di tregua. Prima l’isolamento, l’impossibilità di piangere i morti, la paura del contagio.
Poi quando ne sembravamo usciti è arrivata la guerra in Ucraina a gettare nuovamente l’Italia e non solo nel caos. Conseguenze morali, naturalmente, ma anche economiche molto gravi. L’inflazione ha cominciato a salire e salire e la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi per dieci mesi consecutivi. Solo stipendi e pensioni non sono aumentati. Sul piano immobiliare le ripercussioni sono state serie. Pochissimi mutui concessi e con rate altissime e importi raddoppiati per chi aveva un mutuo a tasso variabile.
Ora è il momento di abbassare la rata del mutuo, come procedere?
Pagavo una rata mensile di 450 euro circa per un mutuo a tasso variabile. Improvvisamente l’importo è iniziato a salite fino ad arrivare a 936 euro al mese. Stessa situazione per tantissime famiglie che si sono ritrovate a pagare anche migliaia di euro di rate mensili. E le giovani coppie con il sogno di una casa hanno dovuto accettare di sottoscrivere un mutuo pagando rate altissime oppure si sono ritrovate con un “no” da parte delle banche perché non soddisfacevano i requisiti per la concessione del finanziamento (ricordiamo che la rata non può essere superiore al 30% del reddito).
La via della salvezza per chi aveva il tasso variabile e per chi ora vorrebbe abbassare quelle alte rate è la rinegoziazione o la surroga. La rinegoziazione permette di cambiare alcune voci del mutuo con la propria banca per cercare condizioni più favorevoli tipo tassi di interesse più bassi o una durata maggiore. In questo caso la banca potrà accogliere o meno la richiesta di adattamento del contratto. In alternativa c’è la surroga che consente di trasferire il mutuo presso un’altra banca che propone tassi più convenienti.
Confrontare le proposte è la chiave per trovare quella più adatta alle proprie esigenze e che permette di ottenere un vero risparmio. Oltre alla rinegoziazione e alla surroga ci sono agevolazioni che permettono di risparmiare se si sta pensando di comprare casa. Citiamo, ad esempio, il Bonus prima casa confermato per il 2025. Aiuta i giovani sotto i 36 anni, le giovani coppie coniugate e le famiglie numerose nonché monogenitoriali. Una volta comprata casa, invece, si potrà sfruttare la detrazione del 19% sugli interessi passivi del mutuo portando la spesa in dichiarazione dei redditi per alleggerire il carico fiscale complessivo.