Quando si va a fare la spesa, che sia al supermercato o al proprio negoziotto di fiducia, tutto ci si aspetterebbe, tranne che potremmo diventare protagonisti di uno spiacevole episodio. Certo, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e può assolutamente capitare qualche disattenzione. D’altra parte, siamo tutti essere umani. Quando, però, un errore – seppure minimo – può mettere a repentaglio la propria salute, bisogna davvero stare con gli occhi spalancati e correre ai ripari.
È proprio questo quello che sta accadendo nelle ultime ore a moltissimi clienti di Penny Market, costretti a ritornare al proprio punto vendita per riportare indietro le confezioni di un prodotto amatissimo da tutti, ma soprattutto dai bambini. Stando a quanto si apprende, sembrerebbe che sia stato richiamato il lotto specifico di uno snack vendutissimo perché pericoloso per la salute.
Una notizia davvero clamorosa, da come si può chiaramente comprendere, che però non rappresenta assolutamente un caso inedito. Forse non tutti lo sanno, ma sono piuttosto numerose, purtroppo, le situazioni analoghe a queste, che fanno vivere momenti di terrori a chi ne è fortemente interessato.
L’avviso di allerta alimentare, a quanto pare, interessa tutto il territorio nazionale, fatta eccezione per la regione Sicilia. Penny Market, dunque, ha richiamato un lotto intero di mais per pop corn per via della presenza dell’insetticida acaricida primifos metile. Un avviso sconvolgente, quindi, che ha mandato tutti in allerta.
Prodotto dall’azienda Pedon Spa, sito in via del Progresso 32, a Colceresa, in provincia di Vicenza, il lotto di mais in questione è venduto in confezioni da 500 grammi, presenta il numero 310325 ed ha una scadenza prevista per 31 marzo del 2025. Quindi, tutti coloro che nelle ultime settimane hanno acquistato un prodotto del genere presso la nota catena di discount, è invitato caldamente a controllare questi dati.
Qualora si dovesse riscontrare una certa ‘affinità’, il gentile cliente è sollecitato a riportarlo immediatamente al punto vendita dove l’ha acquistato così da poter ottenere o la sostituzione del prodotto o, addirittura, il rimborso. Inutile dire, infine, che c’è un tempo limite entro cui fare richiesta del genere. Dal 20 dicembre in poi, infatti, non sarà possibile né l’una e né l’altra opzione.
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