La nuova truffa di Natale è più insidiosa che mai e già centinaia di persone sono cadute in trappola e si sono ritrovate con il portafoglio vuoto.
I truffatori non prendono ferie nemmeno per Natale e Capodanno, anzi: intensificano la loro attività con truffe create ad hoc per il periodo di festa. La nuova truffa natalizia è particolarmente insidiosa e centinaia di persone in tutta Italia ci sono già cascate e hanno perso un mucchio di soldi.
Del resto i criminali escogitano sempre nuove trappole più raffinate e sofisticate avvalendosi di strumenti sempre più convincenti per fa sì che non solo gli anziani abbocchino ma anche persone sveglie, giovani e che sanno usare la tecnologia non sappiano come difendersi e ci caschino con tanto di scarpe e di cappello.
Nelle ultime settimane ha preso piede una truffa che, incredibilmente, non ha nulla a che vedere con mail o SMS o telefonate: niente phishing, niente QR code da inquadrare o link su cui cliccare. Per Natale i malviventi fanno un passo indietro e tornano ai mezzi tradizionali e, forse proprio per questo, tante persone ci sono cascate.
A Natale siamo tutti più buoni? No, non tutti almeno. Di sicuro non lo sono i truffatori i quali, in compenso, sono sempre più scaltri ed escogitano trappole sempre più sottili per farci abboccare e perdere così, un mucchio di soldi. La nuova trappola natalizia ha a che fare con le nostre auto: massima attenzione se usiamo spesso veicoli o motoveicoli in città.
Chi a Natale, a Milano, Roma, Bologna, Firenze o in qualunque città con pochi posteggi non si è mai trovato a mettere l’auto in doppia fila o sulle strisce gialle o blu anche solo per 5 minuti per entrare di corsa in un negozio ad acquistare gli ultimi regali? In questo periodo queste situazioni sono all’ordine del giorno.
E i truffatori lo sanno bene in quanto si tratta di abili osservatori che, prima di entrare in scena, studiano attentamente le abitudini delle vittime prescelte. In questi giorni, infatti, sono fioccate tantissime multe che però, attenzione attenzione, erano tutte finte. In pratica i truffatori mettevano sui parabrezza delle auto vuote multe finte con su un IBAN a cui la persona “multata” doveva effettuare un pagamento.
Naturalmente si trattava di un IBAN non del Comune ma di un privato, cioè del truffatore. Sembrerà una truffa banale ma, invece, moltissime persone ci sono cascate e hanno inviato cifre anche alte a questi malviventi. Ormai siamo talmente abituati a truffe online che quando i truffatori tornano ai vecchi metodi non ci rendiamo conto dell’inganno e abbocchiamo.
Per evitare di perdere un mucchio di soldi, per prima cosa è necessario leggere attentamente la multa che si trova sul proprio parabrezza, non lasciarsi prendere dal panico e rivolgersi alla Polizia municipale in modo da sgomberare il campo da ogni possibile dubbio.
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