Insieme al Bonus affitti, nel 2025 arriva un’altra clamorosa novità ed opportunità: purtroppo, però, non è assolutamente per tutti. Cosa è importante sapere e chi riguarda.
Quelli di oggi, purtroppo, non sono affatto tempi facili. A partire dal rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità fino all’aumento esponenziale delle bollette da pagare, sono purtroppo numerosi i motivi che spingono diverse famiglie italiane a non riuscire ad arrivare a fine mese e ad essere, così, costretti ad inventare qualsiasi cosa pur di non accumulare debiti su debiti.
È proprio per questo motivo che, da diversi anni a questa parte, lo Stato italiano ha deciso di voler dare una grossa mano a tutti coloro che hanno troppe spese da pagare e uno stipendio minimo a fine mese con bonus per poter risollevare la loro situazione.
Sono tanti, in effetti, gli incentivi che sono stati approvati nell’ultimo periodo e molti altri, a quanto pare, arriveranno o verranno confermati nel 2025. Tra i diversi, merita una menzione particolare quella riferiti agli affitti di casa. Stando a quanto si apprende, sembrerebbe che nel prossimo anno ritornerà un’opportunità clamorosa, che però non interesserà proprio tutti.
Bonus affitti, nel 2025 ritorna il fondo morosità incolpevole: chi può averlo e come funziona
Per quanto riguarda il Bonus affitti, sembrerebbe che nel 2025 venga nuovamente istituito il fondo morosità incolpevole. Approvato nel lontano 2013, rappresenta un grosso contributo a tutte quelle famiglie che, per un motivo o per un altro, non possono più pagare un affitto di casa e, quindi, sono costretti a lasciare il tetto sotto cui abitano. Un’opportunità da non perdere, da come si può chiaramente comprendere, che per non riguarda tutti.
Per accedere a questo fondo, infatti, è necessario rispettare una serie di requisiti ed, in particolare, quei lavoratori che:
- Sono finiti in cassa integrazione;
- Sono stati licenziati dal posto di lavoro;
- Hanno subito un infortunio o hanno una malattia grave;
- Hanno dovuto fare i conti con un decesso di uno dei componenti della famiglia;
- Hanno cessato le attività libero-professionali;
- Non hanno ottenuto il rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico.
Dopo aver ricevuto il provvedimento di sfratto per morosità, il destinatario può fare domanda per ottenere tale profitto. Attenzione, però: sarà il comune e la regione di appartenenza a stabilire quale sarà il criterio da seguire per inviare la richiesta. In linea di massima, si può restare aggiornati tramite il CAF o i diversi patronati esistenti in città.