A Natale si tende a pensare sia normale essere allegri e circondati dai propri affetti più cari, c’è chi però ne farebbe volentieri a meno. Ecco cosa significa secondo gli psicologi.
Natale è ormai dedicata la festa della famiglia, considerata come una ricorrenza da trascorrere insieme ai propri affetti più cari, specialmente se alcuni di questi sono lontani nel resto dell’anno. Si tende in genere a pensare che questi momenti possano essere all’insegna della serenità, anche semplicemente chiacchierando e stando a tavola, al di là dei doni che si scambiano in questa occasione, anche se non è una sensazione che tutti vivono. C’è chi, infatti, al contrario, preferirebbe stare da solo e non vede l’ora possa arrivare il 7 gennaio, così da mettersi alle spalle questo periodo.
Si tratta di uno stato d’animo più comune di quanto si possa pensare, anche se alcuni tendono a nasconderlo per timore di essere giudicati in maniera negativa, come se fosse obbligatorio avere il sorriso stampato sulle labbra. Gli psicologi hanno così provato ad analizzare questo fenomeno, così da provare a individuarne le cause e provare a capire se sia possibile aiutare chi lo vive.
A Natale vorresti stare solo? Ecco qual è il motivo
L’idea di rivedere a Natale parenti che non si vedevano da tempo può non piacere a tutti, inutile negarlo. C’è chi ritiene tutto questo artificiale e poco sensato, se non si ha tempo nel resto dell’anno per organizzare qualcosa insieme quale senso avrebbe farlo il 25 dicembre? A volte questa sensazione può scattare perché si vive un momento poco felice, per questo la voglia di festeggiare manca del tutto, in altri casi invece questo accade proprio perché si tratta di un periodo che si ama poco a prescindere.
Ci sono persone che preferirebbero considerare questa festa come un giorno come tutti gli altri, da trascorrere da soli, senza alcun bisogno di pranzi o cene infiniti. Questa condizione è davvero diffusa, anche se tanti hanno paura di ammetterlo, e ha un nome ben definito secondo gli psicologi, ovvero “Christmas Blues” o “Tristezza di Natale”, termine con cui si definisce la malinconia e la volontà di isolamento che si avvertono già nei giorni precedenti le festività, che può trasformarsi in una vera e propria depressione.
Non può che essere interessante capire quale possa essere la causa che porta ad avvertire questa sensazione, non è detto però che ce ne sia una valida per tutti. Ci sono persone che arrivano in questa fase dell’anno a fare un bilancio di quanto accaduto nei mesi passati, se ci sono stati momenti difficili ci si può sentire falliti e insoddisfatti, anche se i problemi possono essere stati causati da altri. È inevitabile quindi guardare a chi ha quello che noi vorremmo e sentirsi persi e tormentati, chiedendosi perché si sia costretti a portare avanti un fardello che con il trascorrere degli anni può diventare pesante.
Non manca inoltre chi non gradisce la frenesia tipica di queste giornate, quando si deve fare il possibile per trovare un regalo per tutti, al punto tale da sentirsi in difetto se non si riesce a contraccambiare come si vorrebbe. Esistono poi persone che si sentono tristi perché non amano le giornate corte e buie tipiche dell’inverno, ma anzi si “risvegliano” solo con l’arrivo della primavera, per questo vorrebbero superare questa fase il prima possibile.
Ma c’è un modo per sentirsi meno tristi a Natale? Effettivamente sì, possono bastare solo pochi gesti, ma provvidenziale. Basti pensare all’idea di trascorrere qualche ora all’aria aperta quando c’è il sole, ma anche provare a staccare la spina e riposare, oltre a utilizzare il tempo libero per pensare agli impegni post vacanze. Stare isolati non è sempre un bene, è importante selezionare chi si ha vicino, questo può dare davvero una svolta in positivo al proprio cuore sofferente.