Nuovo Codice della Strada, presto cambierà tutto: cosa succederà nei prossimi mesi

Un terremoto normativo che promette di rivoluzionare la sicurezza stradale: ecco cosa ci aspetta con il nuovo Codice della Strada.

Il Nuovo Codice della Strada è in arrivo e porta con sé una serie di novità destinate a trasformare radicalmente le regole della circolazione. Tra misure contro l’abuso di sostanze, nuove tecnologie di controllo e possibili interventi correttivi, il futuro della sicurezza sulle strade italiane è al centro di un acceso dibattito. Tuttavia, alcune delle nuove disposizioni sollevano interrogativi di legittimità e applicabilità, con la Corte Costituzionale pronta a intervenire.

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Il rischio è che una nuova ondata di ricorsi complichi l’applicazione delle sanzioni. (Mamelipalestrina.it)

Tra le novità più controverse c’è l’introduzione di test antidroga su base salivare, una misura che punta a identificare i conducenti sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La criticità? Non si considera lo stato di alterazione psico-fisica al momento della guida, ma si punisce la semplice presenza di sostanze nell’organismo, anche se assunte per fini terapeutici. Questo potrebbe dare adito a un’ondata di ricorsi, complicando l’applicazione delle sanzioni (e intasando ulteriormente le aule della Giustizia).

Il futuro incerto del Codice della Strada tra correzioni e ricorsi

Molti esperti del settore si interrogano sull’effettiva tenuta legale delle nuove disposizioni. In passato la Consulta ha già dichiarato incostituzionali alcune norme del Codice della Strada: si veda il caso della patente a punti o delle sanzioni per gli autovelox. Anche in questa circostanza, il principio di proporzionalità potrebbe giocare un ruolo chiave: punire una condotta non pericolosa sembra in netto contrasto con le finalità di prevenzione alla base del Codice.

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Il Governo potrebbe apportare alcune modifiche mediante decreti legislativi, tenendo conto delle raccomandazioni già espresse dal Parlamento. (Mamelipalestrina.it)

I tempi per un eventuale intervento della Corte Costituzionale, tuttavia, sono lunghi. Sarà necessario attendere un caso concreto che sollevi la questione e il successivo pronunciamento della Consulta. Nel frattempo, il rischio è che i tribunali si trovino sommersi da contenziosi, con effetti a cascata sul sistema giudiziario. D’altro canto, il Governo potrebbe apportare modifiche tramite decreti legislativi, tenendo conto delle raccomandazioni già formulate dal Parlamento. Tra queste, l’introduzione di deroghe per l’uso terapeutico della cannabis è una delle più dibattute. Ma l’esperienza insegna che le tempistiche di tali interventi sono spesso dilatate, lasciando un vuoto normativo che alimenta l’incertezza.

Il nuovo Codice della Strada si presenta dunque come una rivoluzione ambiziosa ma complessa, con sfide che vanno ben oltre l’applicazione pratica delle norme. Sarà interessante vedere come si evolverà il dibattito nei prossimi mesi e quali correttivi verranno introdotti per garantire un equilibrio tra sicurezza, legalità e diritti dei cittadini. La strada – è il caso di dirlo – è ancora lunga, e non priva di ostacoli…

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