Non tutti lo sanno, ma esistono delle galline che sono in grado di fare uova colorate, del tutto naturali, senza la presenza di coloranti. Ecco di quali si tratta.
In genere siamo abituati a distinguere le uova in due diverse tonalità, bianche e rosa, condizionate dal tipo di alimentazione che viene data alle galline che le producono. Non ci sono grandi ripercussioni a livello di qualità e gusto, nella maggior parte dei casi le bianche possono avere un tuorlo più grande, per questo possono contenere una quantità superiore di colesterolo. In realtà, non si tratta delle uniche varianti disponibili in commercio, anche se molti potrebbero non saperlo. Esistono infatti anche delle uova colorate, che hanno caratteristiche ben precise, ma che sono piuttosto rare.
Chi pensa che queste possano essere dotate di coloranti, per questo non così nutrienti, deve ricredersi. Non si tratta nemmeno di quelle piccole che spesso tendiamo a dipingere in occasione della Pasqua, ma qualcosa di davvero particolare, che potrebbe catturare l’occhio per chi non ha mai avuto l’occasione di vederle da vicino.
Vedere da vicino delle uova colorate potrebbe generare sensazione, soprattutto perché si tratta di un prodotto che in Italia non di trova. Non si tratta però di qualcosa che viene dipinto con pitture artificiali o arricchito da coloranti, al punto tale da pensare siano meno nutrienti rispetto a quelle “tradizionali”, è bene precisarlo.
A influire su questa peculiarità non è nemmeno l’alimentazione data alle galline, come accade per quelle che normalmente troviamo sulle nostre tavole. In questo caso arrivano da alcuni particolari tipi di galline di ben dieci razze diverse, sette naturali e tre ibride. L’Olive Egger le fa verdi, la Marans rosso bordeaux, le Ovaiole le fanno rosa, l’Araucana che fa uova azzurre, la Mericanel della Brianza le fa bianche ma di piccole dimensioni, la Livornese bianche e la Cocincina rosa. A queste dobbiamo aggiungere la Moroseta, di origine orientale, una razza unica al mondo per due caratteristiche che non possiamo trovare in altre specie, ovvero la pelle nera e il piumaggio serico, ovvero setoso, simile alla vista e al tatto al pelo dei mammiferi.
Avere la garanzia che sul guscio non ci sia alcuna sostanza colorante è determinante se si vuole consumare un prodotto sano e nutriente. Se questo fosse accaduto, potrebbero essere contaminate da salmonella, per questo chi le assume potrebbe stare male.
A livello nutrizionale non ci sono differenze di alcun tipo rispetto a quelle che siamo abituate a utilizzare per le nostre ricette, si può sottolineare solo una maggiore quantità di colesterolo nelle uova da Araucana. Queste possono essere quindi inserite nella nostra dieta, ma senza eccedere nel numero. In Italia almeno per ora è impossibile trovarle al supermercato, chi è tentato dall’idea di provarle potrebbe cercarle in Internet, anche se con prezzi piuttosto elevati se paragonati a quelle che solitamente acquistiamo (dai 6 ai 12 euro per una confezione da mezza dozzina di uova).
In alternativa, è possibile rivolgersi ad alcuni allevatori italiani di galline Araucana, Marans o di altre razze non autoctone, con un costo che si aggira intorno ai 3 euro, a cui si aggiunge quanto previsto per la spedizione.
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