Si ha il desiderio di cambiare la merce ma lo scontrino non si trova più. Chi lo ha perso e non conosce la normativa rimarrà fregato.
Lo scontrino è la ricevuta d’acquisto che permette di effettuare un cambio merce o far valere una garanzia. Ecco perché va conservato con cura soprattutto con riferimento a prodotto molto costosi, tecnologici e che potrebbero nel tempo mostrare dei difetti.
Ogni acquisto è correlato da uno scontrino o una fattura che attesta l’avvenuto pagamento e consentirà di sostituire la merce in caso di difetti oppure di una misura sbagliata se si parla di abbigliamento. Quando si compra un regalo è possibile chiedere al commerciante lo scontrino cortesia per evitare che il destinatario possa conoscere il costo del dono ma consentendogli comunque di fare un cambio merce o di avvalersi della garanzia del bene.
Qualsiasi tipo di scontrino deve essere conservato con cura perché nel tempo potrebbe scolorirsi o peggio ancora essere perso. In primis si consiglia di fotografarlo o farne una copia da salvare sul computer in un’apposita cartella in cui si conservano tutte le ricevute importanti e con garanzie che durano nel tempo. Il supporto digitale sarà molto utile nel caso di deterioramento dello scontrino cartaceo oppure se non si dovesse più ritrovare. Per evitare smarrimenti si consiglia comunque di accumulare gli scontrini in una cartellina da riporre con cura.
Lo scontrino è davvero necessario per il cambio merce?
Sappiamo che lo scontrino attestando l’avvenuto pagamento, l’esercente, il numero seriale, il codice del prodotto e ogni altro elemento importante con riferimento all’acquisto è la prova migliore da utilizzare per il cambio merce e per far valere la garanzia. La prova migliore ma non l’unica possibilità. Per poter esercitare il diritto di garanzia nei confronti del venditore, infatti, il Codice del consumo sottolinea come sia sufficiente dimostrare di aver comprato l’articolo presso l’esercente non più di due anni prima o un anno in caso di acquisti con fattura.
La normativa, dunque, non parla esplicitamente dello scontrino come documento da esibire per poter avvalersi della garanzia per un cambio di merce perché difettosa o danneggiata. Serve solo la data di acquisto. C’è di più, la Giurisprudenza ha stabilito che il consumatore può dimostrare l’acquisto anche tramite mezzi probatori documentali oppure orali attestanti data certa di acquisto.
Sono prove valide le ricevute del bancomat, ad esempio, o della carta di credito/debito così come la testimonianza di una persona, il Libretto di garanzia con la firma del venditore e la registrazione dell’acquisto sulla carta fedeltà del negozio. L’addetto alle vendite, dunque, non potrà mai pronunciare la frase “senza scontrino niente garanzia né cambio merce” se il consumatore può dimostrare in modo differente di aver comprato il bene in quello store in una certa data.