Cosa succede se quando veniamo fermati per un controllo anti droga ci rifiutiamo di effettuare il test? Il rischio va dalla multa salata al carcere.
Il nuovo Codice della Strada è stato il regalo di Salvini per le festività natalizie. Le norme più stringenti volute dal ministro dei trasporti hanno il sapore di un provvedimento da ministro dell’interno, carica che il segretario della Lega ha ricoperto in passato e che non nasconde di voler ricoprire ancora in futuro.
Il principio che ha guidato il vicepresidente della camera ad adottare un codice stradale più punitivo è condivisibile e generalmente condiviso da tutti, ovvero cercare di prevenire incidenti potenzialmente letali. Ogni anno infatti muoiono centinaia di persone a causa di sinistri causati da persone che hanno un elevato tasso di alcol nel sangue o che guidano sotto l’effetto di sostanze psicotrope.
A far discutere tuttavia sono le modalità e i punti oscuri riguardanti il test antidroga. In questi giorni è stato sollevato il problema della positività al THC – principio attivo della cannabis – di coloro i quali per questioni di salute possono consumare medicinali a base di questa sostanza.
Per chiarire la posizione su questo aspetto verrà rilasciato un apposito emendamento che spiegherà i limiti e indicherà chi invece ha il permesso di guidare nonostante il riscontro sicuramente positivo del test. Probabilmente sarà necessario farsi rilasciare dal medico curante un attestato che certifica la necessità di assunzione dei medicinali.
In attesa che vengano chiariti i punti relativi all’assunzione di medicinali a base di cannabis, come si devono comportare coloro che ne fanno uso? In questi giorni di festività è infatti probabile che ci siano maggiori posti di blocco proprio per scongiurare incidenti dopo i cenoni e che dunque chi fa uso di questi medicinali potrebbe rischiare sanzioni e sospensione di patente.
La soluzione non è certo rifiutarsi di sottoporsi al controllo antidroga. La legge infatti prevede pene pesanti per chi decide di farlo o manomette i campioni: si rischia una sanzione pecuniaria che va dai 1500 ai 6000 euro; l’arresto da 6 mesi a 1 anno, la sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni e il sequestro del veicolo.
Qualora si fosse in dubbio sulla possibile positività al test per questioni mediche, dunque, probabilmente la scelta ideale da fare è quella di fare guidare qualcun altro, visto che il test salivare per rintracciare il THC può essere fatto solo sul conducente e non sugli altri occupanti dell’auto.
In ogni caso l’assunzione di medicinali sotto prescrizione è prevista dalla legge e dunque non punibile e persino il consumo personale di marijuana non è punibile per legge, ma solo il possesso e l’eventuale vendita.
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