Le modifiche al Codice della Strada nascono per rendere più sicure le strade in Italia. L’obiettivo sarà raggiunto e sarà tutto inutile?
Troppi incidenti, gli italiani sono superficiali quando sono alla guida di un mezzo e di conseguenza il Codice della Strada è stato modificato per introdurre deterrenti ossia pene più severe e regole più stringenti. Tutto giusto ma c’è un piccolo problema.
Il 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada che vuole punire con maggiore severità chi infrange la Legge e impedire che si verifichino eventi inaccettabili. Persone a cui più volte è stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti che causano l’ennesimo incidente con feriti se non morti. Come si può ridare in mano la patente a chi più volte ha commesso la stessa violazione con gravi conseguenze per terze persone?
Ora i recidivi dovranno necessariamente installare l’alcolock in auto ossia un dispositivo che impedirà all’auto di accendersi qualora rilevi un tasso alcolemico superiore a zero. Soluzione perfetta in un mondo idilliaco dove il guidatore non ideerà un qualsiasi sistema alternativo per mettersi alla guida ugualmente dopo aver bevuto. Può usare un’altra auto intestata ad un parente o amico oppure far soffiare ad un amico (o presunto tale considerando che aiutando a raggirare la Legge mette in pericolo il conducente ubriaco) che non ha bevuto. Primo problema rilevato ma ce n’è un secondo più generale che rende incerto l’effetto delle modifiche al Codice della Strada.
Ci saranno sufficienti controlli per aumentare la sicurezza in strada?
Regole più stringenti e pene più severe, perfetto ma se non ci saranno i controlli a cosa servirà questo inasprimento del Codice della Strada? La fiducia negli essere umani è bellissima ma è anche un atto di grande coraggio. Davvero c’è chi pensa che la maggior parte delle persone per paura delle conseguenze eviterà di violare la normativa se mancano i controlli sulle strade?
Non si sarebbe reso necessario introdurre ulteriori deterrenti potendo fidarsi del buon senso delle persone e della consapevolezza che conoscendo i rischi dei propri comportamenti – alta velocità, guida con il telefonino, passare con il rosso, alto tasso alcolemico – questi non sarebbero stati messi in atto. E invece ecco che il numero degli incidenti è diventato talmente alto che il Ministro Matteo Salvini ha proposto un inasprimento del Codice della Strada.
Cinzia Franchini, presidente dell’associazione Ruote Libere, ha subito sottolineato come senza un investimento concreto nei controlli da parte della Polizia stradale l’obiettivo di aumentare la sicurezza sulle strade rimarrà vano. In più mancano diversi Decreti attuativi chiarificatori di alcune nuove norme che complicano ulteriormente la situazione. Legalità e sicurezza, secondo Franchini, si possono garantire solo con maggiori controlli anche se – aggiungiamo noi – non guasta prevedere sanzioni più pesanti per chi commette determinate infrazioni visto che finora alcune sentenze o eventi hanno fatto discutere e non hanno dato giustizia alle vittime e ai loro familiari.
