Un banale errore e ci si ritrova senza soldi, attenzione al messaggio di Poste Italiane se siete titolari di un Buono Fruttifero Postale.
Se non si riesce a riconoscere un messaggio truffa che in apparenza sembra provenire da Poste Italiane si può finire in grossi guai e perdere tantissimi soldi. Nonostante gli avvisi i cittadini continuano a cadere nei raggiri e non sempre si potranno recuperare gli importi persi.
Di chi è la responsabilità quando si cade in una trappola dei cyber criminali e si regala loro l’accesso ai proprio dati sensibili? Le banche, Poste Italiane, gli enti come l’Agenzia delle Entrate e l’INPS dedicano intere pagine dei propri siti web ufficiali alle truffe online aiutando i cittadini a riconoscere i raggiri ed evitarli. Da anni si rendono note le trappole che periodicamente si susseguono sul web e che, pur evolvendosi, conservano delle caratteristiche comuni. Link su cui cliccare, allegati da scaricare, form in cui inserire i dati personali, contenuti che spaventano o promettono rimborsi.
L’attenzione deve essere alta e non bisogna mai lasciarsi trascinare dall’impulsività del momento. Anche la Polizia Postale invita a diffidare di qualsiasi messaggio o email in cui viene chiesto un contributo economico oppure l’accesso ai conti bancari o ad altre informazioni personali. In generale se nonostante gli avvisi e le raccomandazioni il cittadino per errore e inconsapevolezza apre le porte ai criminali informatici sulla propria vita privata allora non potrà essere risarcito del danno che questi malintenzionati causeranno. Lo hanno stabilito molte sentenze. A volte, però, accade il contrario.
Rubano Buoni per 18 mila euro, Poste Italiane costretta al risarcimento
Un uomo di 73 anni vittima di un tentativo di smishing ha fatto causa a Poste Italiane e ora l’azienda dovrà risarcirlo. Il malcapitato era stato ingannato da un messaggio con logo di Poste Italiane che lo ha portato a fornire ai criminali informatici i codici di accesso al conto corrente presso Poste Italiane. L’sms lo avvisava di un malfunzionamento sul conto da risolvere accedendovi tramite un form costruito appositamente dai malintenzionati.
Questi hanno sottratto Buoni Fruttiferi per 18 mila euro. Il Giudice ha stabilito che l’azienda non ha messo in atto tutti i meccanismi indispensabili per la tutela del cliente e di conseguenza ha imposto il risarcimento. La truffa è stata ben articolata, Dopo l’sms l’uomo ha ricevuto una telefonata da parte di finti addetti aziendali che lo hanno convinto a comunicare i codici di accesso al conto con conseguente furto dei Buoni.
Nello specifico i criminali hanno riscosso all’insaputa del 73enne i Buoni postali per un valore di 18.039 euro. Accortosi della truffa, l’uomo con l’aiuto dell’avvocato Pierpaolo Florio ha presentato ricorso contro l’azienda italiana al tribunale di Firenze vincendolo in primo grado. Poste Italiane non sarebbe stata in grado di dimostrare di aver messo di atto tutti i meccanismi necessari per tutelare il cliente, queste le motivazioni del risarcimento concesso.