Cercate in garage o nel ripostiglio se avete conservato un vecchio televisore a tubo catodico. Oggi è ricercato e vale parecchi soldi.
Nelle case degli italiani diversi decenni fa era presente un televisore a tubo catodico. Uno scatolone che permetteva di vedere film e programmi con una qualità che oggi definiremmo discutibile. Eppure erano un bene prezioso. La bella notizia è che potrebbero esserlo ancora.
Il tubo catodico è l’elemento chiave della televisione. Si tratta di un tubo di vetro al cui interno si crea un vuoto e con polo negativo e polo positivo agli estremi. Applicando una tensione all’anodo e al catodo si genera un raggio invisibile di elettroni che sono spinti da polo negativo al positivo generando il raggio catodico. Nel momento in cui il raggio colpisce la superficie opposto rivestita di fosfòro allora si crea l’immagine sullo schermo. Da questo principio base nasce la televisione a tubo catodico.
Dalla sua invenzione ad oggi c’è stata una enorme evoluzione. LED, Plasma, OLED usano tecnologie diverse dal tubo catodico, la qualità dell’immagina è diventata eccellente e le dimensioni delle TV si sono ridotte in termini di spessore e ingrandite con riferimento ai pollici. Siamo ora abituati ad un altro tipo di visione e mai si tornerebbe indietro abbandonando le smart TV per televisori a tubo catodico. Eppure questi vecchi modelli sono ancora molto ricercati. Da chi e quanto sarebbero disposti a pagare?
A cercare i vecchi televisori sono gli appassionati di videogiochi che stanno riscoprendo i giochi degli anni Ottanta. A spendere cifre che si possono considerare esagerate sono, dunque, coloro che vogliono fare retrogaming usando una tv d’epoca, ingombrante, senza digitale terreste ma con un fascino irresistibile. Niente schermo piatto né cristalli liquidi, si cerca il tubo catodico con la sua pessima risoluzione, bassa frequenza di refresh e distorsioni ottiche ai lati causati dalla forma concava dello schermo. E non dimentichiamo la leggera aberrazione ottica, la curvatura di campo che caratterizzava questi vecchi televisori.
I collezionisti amanti dei videogiochi (principalmente trentenni che avevano conosciuto a mala pena l’analogico) sono disposti a spendere fino a 300 euro per modelli Sony Trinitron e fino a 200 euro per le altre marche. I Crt 32 pollici con formato 16:9 e suono stereo surround sono più rari e per questo il valore può arrivare fino a 500 euro. Userebbero la tv per giocare a vecchi videogiochi salvati e preservati in formato virtuale dell’Internet Archive o scaricati dal web in modo più o meno lecito.
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