A volte l’eredità non è una manna dal cielo, ma un macigno sul portafoglio: ecco le strategie per non rinunciare ai tuoi diritti.
Ereditare un bene può rappresentare una svolta in positivo nella vita, ma anche un’inaspettata sfida economica. Oltre al valore affettivo o patrimoniale dell’eredità, entra in gioco il peso delle imposte di successione, un obbligo fiscale che non tutti sono pronti a sostenere. Ma cosa fare se i soldi per pagare non ci sono? La buona notizia è che non tutto è perduto. La normativa italiana prevede diverse soluzioni che possono aiutarti a gestire questa situazione senza rinunciare all’eredità.
Il primo passo è capire quanto si deve pagare. L’imposta di successione varia in base al grado di parentela con il defunto e al valore del patrimonio ereditato. Per esempio, i parenti in linea retta beneficiano di una franchigia di un milione di euro, sopra la quale si applica un’aliquota del 4%. Per gli altri gradi di parentela o per soggetti estranei, le aliquote aumentano e le franchigie si riducono. Inoltre, se nell’eredità sono inclusi beni immobili, bisogna considerare anche le imposte ipotecaria e catastale. La buona notizia è che l’erede a corto di denaro ha una serie di opzioni disponibili per tutelare i propri interessi a 360 gradi.
Il segreto per salvare l’eredità senza finire in “rosso”
Quando il pagamento delle imposte risulta difficile, esistono diverse strade da percorrere. La più comune è la rateizzazione del debito. Se l’importo supera i 1.000 euro, è possibile richiedere una dilazione all’Agenzia delle Entrate. In genere, si versa il 20% dell’importo entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione, mentre il restante si distribuisce in rate trimestrali: fino a 8 rate per importi sotto i 20.000 euro e fino a 12 per importi superiori. Questa soluzione è utile per ridurre il peso immediato del debito.
Un’altra opzione è vendere parte dei beni ereditati. Ad esempio, se hai ricevuto un immobile, puoi cederlo (anche solo in parte) per ottenere la liquidità necessaria. Questo consente di coprire le imposte senza intaccare il resto del patrimonio. In alternativa, l’erede “al verde” può valutare l’accettazione con beneficio d’inventario. Si tratta di uno strumento che permette di accettare l’eredità solo se il valore dei beni supera i debiti, evitando così di ritrovarsi con passività insostenibili.
Tuttavia, se l’eredità non rappresenta un vantaggio economico, c’è sempre la possibilità di rinunciare. Questo gesto è reversibile fino a quando l’eredità non viene formalmente accettata. Guai a trascurare il problema: ignorare l’obbligo di pagamento può portare a sanzioni e interessi di mora, complicando ulteriormente la situazione. È sempre bene rivolgersi a un esperto fiscale o legale per valutare la strategia più adatta alle proprie esigenze e assicurarsi di rispettare tutte le scadenze previste.