Bonifico ricorrente: ecco quando questa pratica può metterti davvero nei guai

Il bonifico ricorrente automatico offre dei vantaggi ma può rappresentare un rischio se non eseguito correttamente.

Per evitare dimenticanze nei pagamenti tanti italiani scelgono la domiciliazione bancaria, altri il bonifico ricorrente. Parliamo di uno strumento che consente di automatizzare i versamenti periodici eliminando il rischio di saltare un’importante scadenza.

Computer e calendario
Bonifico ricorrente: ecco quando questa pratica può metterti davvero nei guai (Mamelipalestrina.it)

Bollette, affitto, tasse, assicurazione, le scadenze da ricordare nel corso dell’anno sono numerose. Nella frenesia della vita quotidiana può accadere che una data importante sfugga e che si ritardi un pagamento. Perché rischiare di pagare sanzioni e interessi quando esistono strumenti utili per risolvere il problema prima che si verifichi? Abbiamo accennato alla domiciliazione bancaria, l’operazione che consente ad un correntista di addebitare in automatico il pagamento di spese periodiche. Poi c’è una seconda pratica, meno seguita perché nasconde dei pericoli per chi non sa usare adeguatamente questo strumento.

Parliamo del bonifico ricorrente, una modalità di pagamento efficace se si intendono automatizzare periodicamente dei versamenti che potrebbe, però, destare l’attenzione del Fisco e comportare, dunque, degli accertamenti. Capita quando non si compila correttamente la causale o la ripetitività delle operazioni è dubbia. Andiamo per gradi, iniziamo approfondendo la conoscenza con questo strumento. Il bonifico bancario oppure ordine permanente predispone trasferimenti di denaro in modo periodico e costante. L’importo dovrà rimanere sempre uguale così come la periodicità.

Come evitare guai con il bonifico ricorrente

Il correntista può programmare pagamenti con il bonifico ricorrente con frequenza settimanale, mensile, trimestrale o annuale a seconda della necessità. Naturalmente è possibile modificare o cancellare l’ordine in qualsiasi momento. Lo strumento risulta particolarmente utile per la gestione di spese fisse come il pagamento dell’affitto o delle rate di un prestito. Si eviterà di dimenticare una scadenza pagando sempre puntualmente.

Frecce, cellulari e mondo
Come evitare guai con il bonifico ricorrente (Mamelipalestrina.it)

Predisporre un bonifico ricorrente è molto semplice. Basterà accedere al conto bancario, selezionare l’opzione “Bonifici ricorrenti” oppure “Ordini ricorrenti”, inserire i dati del beneficiario, l’importo, la periodicità e indicare eventualmente la data di inizio e fine. Come già detto importo e periodicità rimarranno invariati per tutta la durata dell’ordine a meno che non si intervenga manualmente con una modifica o la cancellazione. Ciò di cui ha bisogno il Fisco, poi, è la causale del trasferimento di denaro. Significa che il correntista deve far comprendere esattamente qual è il motivo per cui si effettua il pagamento fisso periodico.

Questo perché non dovranno esserci dubbi che il passaggio di soldi derivi da un atto illecito. La causale dovrà essere chiara e precisa tanto da giustificare il movimento operato dal correntista. “Pagamento del canone di locazione”, “Versamento rata del prestito”, “Abbonamento alla pay tv” sono esempi di causale corretta che fanno comprendere con chiarezza il motivo del bonifico ricorrente. Bisogna ricordare che la causale ha lo scopo di provare la dazione di denaro e che pur non essendo obbligatoria è consigliato compilarla per evitare, come detto, accertamenti fiscali. Anzi, per evitare problemi meglio aggiungere più informazioni possibili al suo interno come il nome del destinatario, il numero di una fattura e via dicendo.

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