I cittadini devono conoscere qual è il limite dei pagamenti in contanti nel 2025 imposto dalla Legge per non superarlo incorrendo in controlli.
Le implicazioni legali di un eventuale superamento del limite previsto per i contanti nel 2025 sono da evitare come qualsiasi altro problema. Dato che la Legge non ammette ignoranza meglio informarsi per dormire sonni tranquilli.
Gli italiani amano i contanti, prelevano 1 miliardo al giorno allo sportello Bancomat. Ecco perché l’Italia si trova in fondo alla classifica per i pagamenti digitali in Europa. Questo non significa che i cittadini evadono il Fisco e compiono atti illeciti, non necessariamente. Sicuramente ci sono persone che utilizzano il contante per coprire loschi affari e attività in nero ma preferire i soldi contanti alla carta di credito non equivale ad essere un evasore.
L’uso delle banconote e delle monete non deve essere criminalizzato, rimane un mezzo di pagamento legale e legittimo riconosciuto a livello globale da aziende e individui. Sicuramente negli ultimi anni i pagamenti digitali sono diventati sempre più popolari e addirittura l’unico metodo usato da tante persone. La pandemia da Covid 19 ha dato una grossa spinta verso l’uso di carte di credito, debito e altri dispositivi intelligenti soprattutto direzionando verso gli acquisti online. Poi c’è stata la chiusura di tante filiali di banche e sportelli Bancomat che ha portato ad una riduzione dell’uso dei contanti. Nonostante questo il contante continua ad essere presente nella nostra società e impiegato anche per grossi pagamenti.
Il limite per i pagamenti in contanti rimane nel 2025 fermo a 5.000 euro come nel 2024. Tale soglia è il riferimento per qualsiasi tipologia di transazione. La stretta all’uso dei contanti in Italia è legata a diversi motivi. La necessità di contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, fenomeni che rappresentano da sempre una piaga della nostra società come dimostra il gap contributivo ossia la differenza tra ciò che lo Stato incassa e ciò che dovrebbe incassare. Un divario di 96 miliardi di euro.
Grazie al limite stabilito per i pagamenti in contanti si combattono gli scambi di denaro provenienti da attività illecite o destinati a finanziare organizzazioni criminali. Un secondo motivo è la garanzia di maggiore trasparenza economica e di digitalizzazione dell’Italia. I mezzi tracciabili semplificano le procedure fiscali e sono più sicuri. Ecco perché sono richiesti quando si tratta di accedere a Bonus e agevolazioni erogate dallo Stato. Permettono di verificare che i requisiti siano realmente soddisfatti.
Cosa si rischia pagando in contanti una spesa di 5 mila euro o più? Il contribuente che pensa di raggirare la Legge deve sapere che sia l’Agenzia delle Entrate che la Guardia di Finanza svolgono ispezioni mirate e controlli fiscali a campione per individuare i trasgressori. Accertati i pagamenti oltre al limite consentito, scatterebbero sanzioni pecuniarie con importo minimo di 3.000 euro più un addebito pari ad una percentuale variabile dall’1 al 40% sull’importo pagato in contanti.
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