Memorizziamo le cinque frasi che secondo gli psicologi pronuncia chi sta soffrendo. Si potrebbe riuscire ad aiutare in tempo.
Comprendere l’infelicità degli altri non è facile soprattutto se la nascondono. Per capire se chi ti sta vicino sta soffrendo bisogna fare attenzione sia al linguaggio del corpo che alle frasi che pronuncia. Mai sottovalutare alcuni segnali che sono flebili gridi di aiuto.
Cos’è la sofferenza? La resistenza che mettiamo nell’abbracciare il dolore, il rifiuto di ciò che è. Potremmo descrivere la sofferenza come il racconto che facciamo a noi stessi di quello che è accaduto mentre il dolore è la risposta del corpo all’accadimento. Una differenza importante perché chi resta fermo nella sua sofferenza evitando il dolore si potrà aiutare con maggiore difficoltà. Per uscire dal dolore bisogna entrarvi e accoglierlo, soffrire impedisce questo passo, rende impossibile trasformare il dolore e accettarlo per poi superarlo.
Tante persone non sono capaci di concedersi di sentire il dolore che provano dimenticando che in realtà altro non è che il risvolto della moneta che ha sull’altra faccia l’amore. Se non ci fosse amore non ci sarebbe nemmeno dolore, se si evita il secondo si evita anche il primo. Come comprendere quando in una persona vicina c’è sofferenza e l’incapacità di accettare il dolore per riuscire a passare allo step successivo, ad avanzare verso l’uscita del tunnel? C’è chi mostra palesemente la propria sofferenza e chi, invece, indossa una maschera, un bel sorriso sul volto oppure un atteggiamento oppositivo che potrebbe essere scambiato per freddezza, maleducazione e ostilità.
Come riconoscere la sofferenza dalle frasi pronunciate
L’Università di Harvard ha condotto uno studio sull’infelicità e la sofferenza concentrandosi sulle frasi pronunciate da chi soffre e che a prima vista potrebbe apparire ingrato e supponente. Come detto ognuno di noi potrebbe indossare una maschera diversa per nascondere lo stato d’animo. Ecco perché chi soffre tende a ripetere spesso “Mi devi…” proprio perché è incapace di riconoscere ciò che ha e si sofferma solo su ciò che gli manca.
Un’altra frase è “Perché mi cerchi solo quando hai bisogno di qualcosa?”. Chi soffre prova emozioni negative e tende a credere che sia un proprio diritto pretendere dagli altri dimenticando la bi-direzionalità dei rapporti. Simile è la frase “Non mi ringrazi mai quando faccio qualcosa per te”, rispecchia una salute emotiva precaria mentre “Perché mi fai sempre sentire così?” sottolinea l’incapacità di assumersi le proprie responsabilità e la tendenza ad associare agli altri il motivo della sofferenza pretendendo, così, il sacrificio altrui per il proprio benessere emotivo.
Attenzione anche alla frase “Vorrei tornare quello che ero” o “vorrei che tutto tornasse com’era”. Avverte di un attaccamento sbagliato al passato che viene idealizzato e porta a rimanere ancorati alla sofferenza. Può essere segnale di sofferenza anche “Ormai è troppo tardi”. Denota una totale assenza di speranza e una ricchezza di rimpianti.
