Prima di compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica si devono conoscere i modi legali per abbassare l’ISEE 2025 e richiedere più Bonus.
A gennaio parte la corsa per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente in modo tale da continuare a ricevere i Bonus e poterne chiedere di nuovi. Il valore ISEE 2025 tiene conto dei dati relativi al 2023 e più sarà basso maggiore risparmio sarà garantito.
Gli italiani sanno quanto sia importante calcolare annualmente l’ISEE e quanto sia fondamentale che il valore risulti più basso possibile L’accesso alla maggior parte dei Bonus, infatti, è permesso solamente rimanendo entro una determinata soglia. In più spesso l’importo erogato è legato al valore dell’Indicatore come accade, ad esempio, per l’Assegno Unico. Con ISEE entro 17.227,33 euro si percepirà la somma massima, 200,99 euro per ogni figlio a carico. La cifra decrescerà man mano che l’ISEE aumenterà fino ad arrivare all’importo minimo di 57,45 euro con ISEE sopra 45.574,96 euro.
Per conoscere il proprio ISEE bisogna compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica inserendo i dati anagrafici dell’intero nucleo familiare più i dati reddituali e patrimoniali di ogni componente. L’Indicatore, infatti, ha proprio l’obiettivo di descrivere la situazione economica della famiglia in modo tale da concedere più aiuti a chi ha maggiori difficoltà. La sua funzione è determinare in modo equo la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie.
Abbassiamo in modo legale il valore ISEE 2025
Premettiamo che il calcolo ISEE è oggetto di accurati controlli per verificare che tutte le informazioni inserite corrispondano a verità e che non manchi alcun dato fondamentale per il conteggio del valore dell’Indicatore. Detto questo viene da sé che per abbassare l’ISEE si dovranno seguire solamente vie legali. Per l’ISEE 2025 forse è troppo tardi nel senso che dovendo inserire i dati relativi al 2023 (si fa sempre riferimento ai due anni precedenti) cambiare la carte in tavola ora è impossibile. Possiamo agire oggi, dunque, per abbassare l’ISEE 2027 quando si terrà conto di redditi, patrimonio e situazione anagrafica relativa al 2025.
Il primo consiglio è comprare un Buono Fruttifero o un Titolo di Stato perché a breve dovrebbero uscire dal calcolo dell’ISEE come previsto nella Manovra 2024. Se dovesse accadere durante l’anno in corso allora chi aveva già un Buono o un Titolo al 31 dicembre 2024 potrà abbassare l’ISEE già nel 2026. L’importante è che il valore degli investimenti sia inferiore a 50 mila euro. Un’altra strategie legale è dare gli immobili inutilizzati in usufrutto anche se la rendita dovrà essere segnalata nella DSU.
In alternativa un cambio di residenza può far abbassare l’Indicatore. Se un familiare a carico dovesse uscire dal nucleo familiare cambiando residenza (e solo in questo modo, la convivenza non è un requisito per essere considerati a carico) allora non figurerà più tra i componenti da conteggiare nell’ISEE. Si potrebbe pensare, ad esempio, di far cambiare residenza al figlio universitario fuori sede anche se questo comporterebbe la perdita dell’Assegno Unico o di altre agevolazioni. Meglio fare i conti prima con attenzione.
Viceversa si potrebbe far entrare un familiare senza reddito in famiglia prendendolo a carico. Aumentando il numero dei componenti il valore ISEE diminuirebbe. Infine non dimentichiamo la possibilità di chiedere l’ISEE corrente che tiene conto dei redditi e patrimoni dell’anno precedente qualora fossero subentrati importanti cambiamenti nella situazione economica familiare (ad esempio la perdita del lavoro).