Milioni di italiani stanno ricevendo – o riceveranno a breve – un messaggio che mai avrebbero voluto leggere da parte delle banche: vediamo che cosa sta succedendo.
Quando si parla di banche salgono subito i timori e le preoccupazioni: in alcuni casi viene addirittura la pelle d’oca. Del resto si tratta dei “custodi” del nostro stipendio, della nostra pensione, dei nostri risparmi di una vita. Si tratta di coloro che possono erogarci o rifiutarci mutui o prestiti.
Insomma le banche hanno un certo potere sulle nostre vite e questo ci induce, dunque, a temere sempre il peggio quando riceviamo messaggi o chiamate proprio da un operatore della nostra filiale. Di questi tempi, infatti, bisogna stare attenti anche a truffe che circolano e che sono sempre più difficili da evitare.
Temiamo, pertanto, che dall’altro lato, qualcuno con una chiamata o con un messaggio, voglia informarci che il nostro conto in banca è totalmente in rosso a causa di qualche abile hacker. In questi giorni milioni di italiani stanno ricevendo messaggi che davvero nessuno di noi vorrebbe mai ricevere. Messaggi a cui fa seguito, a stretto giro, anche una telefonata che non lascia ben sperare.
Banche: il messaggio che nessuno vorrebbe mai ricevere
Sono tantissimi gli italiani che, in queste settimane, stanno ricevendo messaggi dalla loro banca: messaggi che di sicuro non fanno dormire sonno tranquilli alla notte, messaggi che nessuno di noi vorrebbe mai ricevere. Vediamo, nello specifico, di cosa si tratta e come possiamo difenderci.
Milioni di italiani stanno ricevendo un messaggio dalla loro banca e, quasi in contemporanea, anche una telefonata. Nel messaggio viene chiesto loro di inserire le loro coordinate, le credenziali per accedere al conto online. Naturalmente si tratta di una truffa e anche di un tipo di truffa ormai ben nota a tutti.
Ma appunto perché ormai la maggior parte delle persone non cade più nella trappola di questi finti messaggi allora, i malviventi giocano anche un’altra carta: quella delle telefonata. Subito dopo aver visualizzato il messaggio, il malcapitato di turno riceve anche una chiamata da un presunto operatore dell’ufficio antifrode sempre della banca.
In pratica vengono unite due forme di truffa: lo spoofing – cioè la truffa tramite messaggio – e il vishing, cioè la truffa tramite chiamata. Molti, pur non essendo caduti nella trappola del messaggio, hanno purtroppo creduto alla finta chiamata e per questo sono stati “derubati” anche fino a 10.000 euro. Queste truffe prendono di mira soprattutto persone anziane che quasi sempre vivono sole e che sono prede molto più facili.
Ma non necessariamente perché tutti noi, di fronte ad un messaggio della banca e ad una chiamata da parte dell’ufficio antifrode, possiamo perdere la lucidità e farci assalire dall’ansia e dal panico di perdere tutti i nostri risparmi. Le banche non sempre tutelano adeguatamente i loro clienti ma è possibile rivolgersi alle associazioni dei consumatori per cercare di recuperare dalla banca almeno parte di ciò che si è perso .
