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Curiosità

Vite al limite, la paziente di Nowzaradan è irriconoscibile: ma la fine è inaspettata

Non tutti i pazienti di Vite al Limite riescono nell’intento di dare una svolta alla loro esistenza, quelli che lo fanno diventano spesso irriconoscibili, esattamente come questa donna che ha partecipato alla settima edizione.

Ciò che ha reso Vite al Limite un programma di successo è la scelta di mostrare la vita di persone che per svariate ragioni si sono ritrovate ad un passo dal baratro in età giovanissima. Il dottor Nowzaradan ha messo a disposizione la sua clinica di Houston a persone che soffrono di obesità grave e patologia, persone che senza un aiuto specialistico non sarebbero in grado di superare non i problemi di salute e la dipendenza.

Vite al limite, la paziente di Nowzaradan è irriconoscibile: ma la fine è inaspettata – Instagram @younannowzaradan – mamelipalestrina.it

La prima cosa che s’impara guardando Vite al Limite è che il rapporto che i pazienti hanno con il cibo è lo stesso che si ha con una droga. Spesso spinti da situazioni familiari e personali drammatiche a cercare una via di fuga dalla realtà, i protagonisti di questi reality hanno trovato nel cibo una fonte di consolazione, un alleato contro il nervosismo e la frustrazione, finché quel momento di pace dallo stress della vita quotidiana non si è tramutato in un incubo.

Esattamente come funziona per tutte le altre dipendenze, anche quella da cibo si crea perché l’azione compiuta procura un rilascio di endorfina e di conseguenza una sensazione di benessere. Ben presto l’effetto di quella sensazione è sempre più breve e la persona si trova a ripetere compulsivamente il gesto creando un circolo vizioso che ha conseguenze devastanti.

Il caso di cui vi parliamo oggi è quello di Lashanta White, donna che nel 2017 è arrivata nella clinica di Houston con un peso di 300 chili. Il peso raggiunto l’aveva costretta a rimanere a letto nei precedenti due anni e l’incapacità di svolgere qualsiasi azione le aveva impedito di mantenere un posto di lavoro.

Il percorso e la rinascita di Lashanta White, com’è adesso l’ex paziente di Vite al Limite

Preoccupata per la propria salute, stanca di non poter uscire di casa e vogliosa di essere una madre migliore e più presente per i suoi 9 figli, Lashanta White ha chiesto aiuto al Dottor Nowzaradan anche a discapito della propria relazione sentimentale. Il marito Jeremy, infatti, non era d’accordo con la scelta presa e prima che lei partecipasse alla trasmissione l’ha lasciata.

Il percorso e la rinascita di Lashanta White, com’è adesso l’ex paziente di Vite al Limite – Screenshot realtime – mamelipalestrina.it

Nonostante quest’ennesimo duro colpo, la donna non si è lasciata abbattere ed ha fatto di tutto per seguire il piano prospettatole dal medico per perdere peso. Al termine dell’anno aveva perso però solamente 51 chili, troppo poco per ottenere l’ok per l’operazione di bypass gastrico che le serviva.

Decisa a cambiare la propria vita, Lashanta ha continuato il percorso di dimagrimento a casa e l’anno successivo, dopo aver perso ulteriori 21 chili, si è ripresentata alla clinica texana per sottoporsi all’intervento. Una storia, la sua, con un lieto fine a 360° visto che dopo la messa in onda della puntata ha guadagnato la stima e il supporto di migliaia di persone sui social.

Un cambiamento incredibile quello dell’ex paziente di Vite al Limite – Facebook @lashanta – mamelipalestrina.it

Adesso l’ex paziente di Vite al Limite è diventata una cantante e un’influencer sui social, seguita sia su YouTube che su Instagram, dove pubblica con regolarità reel e brevi video in cui mostra stili di makeup e pettinature originali.

Fabio

Sono laureato in Lingue, percorso Scienze per la comunicazione internazionale. Appassionato di giornalismo sin dal Liceo, scrivo da anni per blog, siti e testate giornalistiche e sono da diverso tempo giornalista pubblicista. Ho una passione smodata per il calcio e per gli sport in generale con preferenza per il Basket, la MotoGp, il Tennis e la Pallavolo. Amante del cinema d’autore, consumo nel tempo libero vagonate di serie tv, film, videogame e libri. Ritengo che la forma di narrazione più completa che ci sia oggi sia quella videoludica, anche se, come ogni medium giovane, deve ancora superare il preconcetto della massa.

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