Il momento di scegliere il risparmio è ora. C’è un metodo da conoscere per ridurre la spesa dell’IMU nel 2025 ma bisogna agire tempestivamente.
Nel Centro Italia il costo medio dell’IMU si aggira intorno ai 1.144 euro, nel Sud e nella Isole tra gli 829 e i 982 euro all’anno mentre al Nord Italia le cifre arrivano ai 6 mila euro nelle grandi città. Capiamo bene la necessità di risparmiare se possibile.
Incredibile ma vero, l’analisi dei costi dell’IMU per le abitazioni principali di lusso nel 2024 rivela Grosseto come la città con il più alto importo IMU, 6.828 euro. Al secondo posto Milano con 5.966,44 euro e in terza posizione Roma con 5.773,78 euro. Oltre che sulle prime case di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 ricordiamo che l’IMU si paga sulle seconde case, sulle aree fabbricabili e sui terreni agricoli. L’imposta si corrisponde tramite il modello F24 in due rate al 50%, l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre.
Il tributo sarà rapportato al periodo di possesso dell’immobile nell’arco dei 12 mesi. Sono previste delle esenzioni come per gli alloggi sociali, la casa coniugale assegnata al coniuge dopo la separazione legale, la seconda casa di una coppia se i coniugi hanno residenze separate nei due immobili di proprietà. Oltre alle esenzioni ci sono casi di riduzione del tributo e di sconti. Oggi ci soffermeremo sulla possibilità di beneficiare dello sconto IMU 2025 comodato.
La Manovra 2020 ha previsto lo sconto IMU sulle case date in comodato tra genitori e figli. La possibilità è di dimezzare l’imposta se si soddisfano alcuni requisiti. L’immobile dato in comodato non dovrà essere di lusso, il comodatario dovrà destinare l’immobile ad abitazione principale e il contratto di comodato scritto o verbale dovrà essere registrato all’Agenzia delle Entrate.
Un’altra condizione è che il comodante – chi cede l’immobile – dovrà possedere in Italia solo la casa concessa in comodato oppure in più solo un’altra casa adibita ad abitazione principale (che non sia di lusso). Infine, per ottenere lo sconto il comodante dovrà avere residenza anagrafica e dimora abituale nello stesso Comune in cui si trova la casa in comodato.
Per quanto riguarda l’applicazione dello sconto si terrà conto del numero dei mesi di possesso dell’abitazione nell’anno in corso. Solo se i requisiti saranno soddisfatti dal 1° gennaio 2025 e continueranno ad esserlo per tutto l’anno si potrà approfittare della riduzione piena e alleggerire al massimo il carico fiscale. Questo il modo per ridurre l’IMU nel 2025, solo pianificando tempestivamente il risparmio fiscale si potrà godere dei vantaggi dell’aiuto inserito nella Legge di Bilancio 2020.
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